La prima opera che potrebbe andare in scena al Teatro Comunale di Pomezia potrebbe essere l’odissea. Ma non quella che narra delle peripezie di Ulisse per tornare ad Itaca, ma di quelle passate per vedere la fine dei lavori, per accelerare i quali è additittura stata fatta una petizione popolare. Risultato: sono 1606 cittadini di Pomezia vorrebbero che il Teatro comunale venisse completato e che la struttura fantasma che troneggia in via Virgilio lasci il posto ad un centro culturale degno di una città che ambisce ai 100.000 abitanti. La conclusione della raccolta firme avviata dal Comitato D’Avino Inform@ si è appena conclusa ed il risultato della petizione, con i nomi dei firmatari, è stato inviato direttamente al sindaco Enrico De Fusco. “Siamo pienamente soddisfatti del risultato ottenuto – ha commentato l’ex consigliere comunale Angelo D’Avino – Molte sono state le persone che hanno condiviso questa nostra iniziativa, a dimostrare che Pomezia non è affatto una “Città dormitorio” come in varie occasioni è stata definita. Questa grande partecipazione ci dovrebbe far riflettere e capire che i Cittadini hanno a cuore il futuro culturale della nostra Città. Spesso le amministrazioni locali sono sorde nei confronti delle esigenze dei Cittadini: noi vogliamo fare da cassa di risonanza, per far sì che tutti insieme contribuiamo al miglioramento della qualità della vita nella nostra Città, ognuno per la propria parte. Adesso chiediamo un impegno serio per il completamento di questa importante struttura”. A Luglio, quando la petizione prese il via, si accese una piccola disputa tra D’Avino ed il Primo Cittadino, a cui la protesta era indirizzata. ““Sig. Sindaco della Città di Pomezia – si leggeva all’inizio della petizione – i sottoscritti chiedono che quanto prima l’amministrazione Comunale si attivi per ultimare i lavori del teatro comunale”. “Basta con le solite promesse – riportava invece la parte finale – Noi cittadini vogliamo risposte concrete”. “Le petizioni sottoscritte dai cittadini sono sempre utili per fare chiarezza sullo stato delle cose – aveva dichiarato in risposta De Fusco – anche se in questo caso non c’è certo bisogno di stimolare l’Amministrazione nel reperimento dei fondi, visto che siamo già in uno stato avanzato rispetto a questo. Con la ditta che aveva in appalto i lavori c’è stata una risoluzione consensuale del contratto per necessità amministrative seguite ad aggiornamenti legislativi intercorsi negli oltre dieci anni che ormai ci separano dalla data del progetto originario vincitore del concorso, risalente al 2000. Stiamo avviando una gara d’appalto per affidare il completamento del II lotto, che prevede una spesa finale di 1 milione e 200 mila euro (già inserita nel mutuo bancario ottenuto dal Comune) ed un ulteriore finanziamento di 630 mila euro. I lavori riprenderanno a partire dal prossimo autunno e poi saremo pronti per avviare il III lotto – finanziato interamente dalla Regione –che porterà al completamento della sala teatro”.
L’autunno è già iniziato, i lavori no, ma non disperiamo: alla fine dell’autunno manca ancora più di un mese. Per avere informazioni sui tempi è stato interpellato il dirigente ai Lavori Pubblici Renato Curci. “Il 27 ottobre abbiamo aggiudicato i lavori per le facciate e la copertura, gara vinta dalla ditta San Marco – ha spiegato – Per il decorso del contratto i tempi prevedono 35 giorni dal momento dell’aggiudicazione definitiva, dopodiché i lavori potranno iniziare”. A conti fatti, il cantiere riprenderà vita i primi di dicembre. “Per il III° Lotto – ha concluso il Dirigente – qualche giorno fa è stato presentato il progetto esecutivo, che ora verrà inviato in Regione per l’approvazione necessaria per avere il via libera per procedere alla nuova gara d’appalto”.