L’estate è finita, i controlli no. Sul Lungomare degli Ardeatini continuano infatti, da parte della Polizia Locale, della Capitaneria di Porto e dei Carabinieri, le ispezioni nei locali pubblici, per verificare eventuali carenze igienico-sanitarie ed irregolarità sia edilizie sia riguardanti gli scarichi fognari. Ieri le pattuglie in servizio hanno effettuato verifiche su diversi esercizi pubblici. I controlli erano iniziati questa estate, a seguito di esplicita richiesta presentata da un consigliere comunale e di una denuncia presentata ai Carabinieri della Tenenza di Ardea da parte di un ristoratore al quale era stata chiusa una parte di attività. Il lavoro effettuato dalle Forze dell’Ordine aveva portato al riscontro di numerose irregolarità, con conseguenti emissioni di verbali per migliaia di euro, oltre alla richiesta – inoltrata all’ufficio commercio del Comune di Ardea – di emettere ordinanza di chiusura per alcuni esercizi pubblici. Chiusura che si è resa operativa, da quando è iniziata l’inchiesta supervisionata dai carabinieri, solo per tre attività, mentre per altre, con le stesse irregolarità, l’ordinanza di chiusura dovrebbe arrivare tra qualche giorno, anche se le ispezioni risalgono a quasi quattro mesi fa. La lunghezza dei “tempi tecnici” ha fatto irritare i gestori dei locali che hanno invece dovuto chiudere quando la stagione turistica non era ancora terminata.
Diversi i tipi di chiusura a seconda del tipo di irregolarità riscontrate: dal sequestro amministrativo si è infatti arrivati anche a quello giudiziario, in quanto le attività venivano svolte in locali abusivi non sanabili. Visto che la maggior parte dei locali pubblici del Lungomare degli Ardeatini si trova ad essere in difetto, è molto probabile che per la prossima stagione balneare il lungomare sarà privo di attività commerciali. Ma questo è problema minore: quello grave è aver permesso, per lunghi anni, di tenere aperti locali che non avevano i presupposti di legge per poter operare al pubblico.
Luigi Centore