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25 aprile 2017: 81° Fondazione di Aprilia e 72° Festa della Liberazione

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Celebrazioni del 25 Aprile, la cerimonia cittadina per la 72esima Festa della Liberazione e per l’81esimo della Fondazione
Hanno avuto luogo questa mattina le celebrazioni promosse in occasione del 25 aprile, nella ricorrenza della 72esima Festa nazionale della Liberazione dal nazifascismo e dell’81esimo Anniversario della posa della prima pietra di Aprilia, quarto Comune di Fondazione dell’Agro pontino.
Alla giornata hanno preso parte il Signor Prefetto Vicario di Latina dottor Luigi Scipioni, le Autorità Civili e Militari, le rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e la Fanfara dei Bersaglieri “Adelchi Cotterli Città di Aprilia”.
Nel corso della cerimonia istituzionale, il Prefetto Vicario Scipioni e il Sindaco di Aprilia Antonio Terra hanno deposto una corona d’alloro presso il Monumento ai Caduti di Piazza della Repubblica.
Successivamente, le celebrazioni sono proseguite presso la biblioteca comunale “Giacomo Manzù” dove, per l’occasione, è stato scoperto un bronzo raffigurante il celebre Maestro di origini bergamasche e cittadino onorario di Aprilia. L’opera è stata realizzata dall’artista apriliano Tony Di Nicola, prematuramente scomparso.
Nel corso del suo intervento, il Sindaco di Aprilia ha rivolto un saluto agli eredi dell’artista Di Nicola presenti alla cerimonia. Quindi il Sindaco ha lanciato un monito di pace alla luce delle gravi crisi internazionali e delle minacce di guerra, nel ricordo della storia della comunità apriliana, che ha conosciuto lo sfollamento e la distruzione, e non ultimo nel ricordo dei pionieri, dei partigiani, degli sminatori, dei caduti senza sepoltura e del Caporal Maggiore Massimo Di Legge, cittadino apriliano scomparso nel 2011 in Afghanistan dove si trovava in missione di pace.
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Di seguito, il discorso integrale del Sindaco della Città di Aprilia Antonio Terra. Sul sito web istituzionale www.comunediaprilia.gov.it, a breve, sarà possibile scaricare una rassegna fotografica dell’evento odierno. Grazie per la cortese attenzione.

Rivolgo il saluto della Città di Aprilia al Signor Prefetto Vicario di Latina Luigi Scipioni, alle Autorità Civili e Militari, ai reduci, ai rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e non ultimo a tutti i cittadini che hanno voluto condividere con noi questa giornata di festa.
Vi do il benvenuto presso la Biblioteca Comunale intitolata al Maestro Giacomo Manzù, nostro concittadino onorario, cui qualche istante fa abbiamo reso omaggio con la scopertura del busto a lui dedicato, opera dell’artista Tony Di Nicola. A tal proposito, rivolgo nuovamente il saluto e il ringraziamento alla sua famiglia.
La ricorrenza odierna, quella della Festa Nazionale della Liberazione, ci riporta ai mesi drammatici della Resistenza, ma anche al dopoguerra quando la nazione italiana ritrovò pace e concordia attraverso la nascita della Repubblica a garanzia di pace e democrazia per i decenni futuri.
Tuttavia, oggi nel mondo soffiano venti di guerra sempre più preoccupanti. La questione siriana prima di tutto, e a seguire le altre crisi e i focolai di guerra stanno allarmando gli osservatori internazionali.
La nostra Città, durante la seconda guerra mondiale, ha conosciuto gli effetti peggiori della guerra, lo sfollamento e la distruzione. Aprilia è diventata una Città fantasma e se oggi siamo qui a celebrare la nostra comunità, lo dobbiamo soltanto alla forza d’animo e al sacrificio dei pionieri, degli sminatori e di chi ha ricostruito il paese distrutto.
Alla luce di quanto vissuto dagli apriliani, dai nostri padri e dai nostri nonni durante la guerra, credo che tutti noi possiamo lanciare un monito di pace, e lo facciamo non solo per noi ma soprattutto per i nostri figli, affinché il buon senso della diplomazia internazionale prevalga sempre. Aprilia è un esempio indelebile di ciò che causa la guerra e proprio da qui oggi dobbiamo far partire un messaggio di pace che raggiunga l’Italia intera.
Il messaggio apriliano vuole essere anche il ricordo commosso dei partigiani, dei tanti civili e dei militari caduti durante la seconda guerra mondiale; vuole essere un pensiero per i tanti militari rimasti senza sepoltura, perché dispersi in combattimento; vuole essere infine un sincero ricordo del Caporal Maggior Massimo Di Legge, nostro concittadino scomparso nel 2011 in Afghanistan. Alla sua famiglia va sicuramente rinnovata la vicinanza dell’Amministrazione e della comunità apriliana.
Oggi abbiamo anche un altro motivo per festeggiare. Il nostro Comune è stato fondato proprio il 25 aprile 1936 e celebra oggi il suo 81esimo anniversario della posa della prima pietra. È piacevole ritornare con l’immaginazione a quel tempo di grandi fatiche ma anche di grandi speranze, in cui il nucleo urbanistico originario di Aprilia, tra cui anche l’edificio in cui ci troviamo oggi, era in costruzione.
Nell’ambito dell’80esimo Anniversario di Aprilia, l’anno scorso abbiamo inaugurato un piccolo monumento in Piazza Roma, rievocativo della cittadella di fondazione distrutta dalla guerra e notevolmente mutata nel dopoguerra. Quest’anno celebriamo la ricorrenza storica ancora una volta all’insegna dell’arte. La biblioteca comunale si è arricchita dalla presenza di questa pregevole scultura in bronzo che raffigura il celebre Maestro Manzù.
Riteniamo che le istituzioni debbano investire tempo e risorse per formare una società sempre più ospitale e multiculturale, che ami la cultura e che sia un faro guida di solidarietà, come ha già dimostrato di essere.
Nell’anno del 60esimo dei Trattati di Roma, passaggio fondamentale dell’Europa unita la nostra Città è capace di distinguersi nel merito per quanto fatto nel centro Italia a sostegno delle comunità terremotate, e per le tantissime attività portate avanti dalle nostre associazioni di volontariato. Questa è l’immagine migliore di Aprilia che vogliamo e sappiamo esportare.
Grazie a tutti.

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