Sono scesi in piazza, come promesso nei giorni scorsi, gli inquilini delle case popolari – prima appartententi al Comune di Roma, ora invece pare siano state acquistate da un privato – di via Catullo, a Pomezia. I residenti, a cui è arrivato un avviso in cui si comunicava che lo sfrattoera rimandato di qualche giorno, ma che non sapevano di essere stati sfrattati da qualcuno, sono ora in Piazza Indipendenza, sotto la casa comunale, per chiedere l’intervento del sindaco Fabio Fucci proprio in merito alla situazione degli sgomberi previsti l’11 maggio prossimo per le 15 famiglie residenti – alcune anche da più di 40 anni – in quelle abitazioni.
A sfrattare le 15 famiglie la ditta proprietaria degli appartamenti, che a quanto pare aveva un contratto con il Comune di Roma, ma che adesso vuole riprendere possesso degli immobili.
“Armati” di megafoni e striscioni, stanno sollecitando l’intervento del Primo Cittadino, soprattutto per il suo ruolo di vicesindaco di Città Metropolitana, chiedendo aiuto nella risoluzione di un problema serissimo: praticamente senza preavviso, infatti, queste persone potrebbero trovarsi senza un tetto sulla testa.
A fianco dei manifestanti ci sono diversi esponenti di Casapound Italia.
È stata ricevuta dall’amministrazione comunale una delegazione degli inquilini di Via Catullo 91 per discutere della situazione.
Pomezia, sfratti di via Catullo: cittadini infuriati manifestano in piazza (foto)
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