A condurlo una coppia di coniugi italiani, un uomo di 40 anni e una donna di 27, che sono stati denunciati. Per accedere ai “servizi” dell’asilo, i genitori pagavano ai due “educatori”, sprovvisti di qualsiasi titolo professionale per esercitare tale attività, una retta mensile di 200 euro a bambino. Al momento del controllo scattato nell’appartamento privato, dove la coppia viveva stabilmente, i Carabinieri hanno trovato 8 bambini di età compresa tra i 6 mesi ed i 3 anni. “Quando siamo intervenuti nel monolocale – ha dichiarato il Capitano Ugo Floccher, Comandante della Compagnia di Anzio – c’erano 8 piccoli, ma non escludiamo che all’asilo abusivo vi fossero iscritti altri bambini”. Bimbi che potevano essere “accuditi” dalla mattina fino al pomeriggio, usufruendo anche del servizio di mensa. Tutto, ovviamente, senza alcun permesso, autorizzazione sanitaria o licenza. I piccoli venivano intrattenuti dalla donna di 27 anni e dai due “educatori”.
L’immobile – piccolissimo per contenere, oltre agli adulti che vi abitavano regolarmente ed i due “educatori”, tutti i bambini iscritti – è stato posto sotto sequestro dai Carabinieri. Questo sequestro segue quelli analoghi, effettuati nel recente passato sempre dai Carabinieri, di via dei Peschi, alla Castagnola, e di via Terni, alla Nuova Florida. Asili abusivi a cui i genitori ricorrono per poter affidare i loro figli durante l’orario i lavoro, vista l’impossibilità di un posto in un nido “regolare”.