beni personali”.
TOR SAN LORENZO: AL CENTRO NEGOZI TUTTI “ABUSIVI”?
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Ardea davvero patria dell’illegalità? La domanda sorge spontanea dopo aver letto il rapporto informativo prot. 108, consegnato al Comando Polizia Locale di Ardea il 14 ottobre, con protocollo Urb. N. 740/11. “Il Permesso a Costruire n. 11 E 11 del 24/03/2011 è da ritenersi illegittimo in quanto in contrasto con la norma urbanistica regolamentata dal Piano Particolareggiato approvato con Deliberazione di Consiglio comunale n. 14/a del 19/03/1992, nello specifico in violazione all’art. 8 delle N.T.A. dello stesso piano, che fissa la cubatura dell’edificio di riferimento, la volumetria dei negozi ed attività commerciali”, si legge nel documento. A renderlo noto il consigliere comunale Luca Fanco. “Tale rapporto informativo, attraverso la Polizia Locale, ha determinato il Verbale di Sequestro n. 80 del 17/10/2011, con trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica di Velletri”. Fanco sulla vicenda – che potrebbe portare al sequestro di oltre 100 attività per illegittimità della Concessione Edilizia, con possibile annullamento della stessa – ha inviato una denuncia indirizzata all’Ausiliario di P.G Arch. Vincenzo Diana, al Comando Polizia Locale, al Comando Carabinieri Tor San Lorenzo, al Comando Guardia di Finanza Pomezia, alla Procura della Repubblica di Velletri ed alla Corte dei Conti, esponendo la preoccupazione degli esercenti. “Nel Piano Particolareggiato Esecutivo, Centro Di Tor San Lorenzo, Zona B3, Completamento, insistono oltre cento attività con le medesime condizioni urbanistiche e quindi soggette agli stessi provvedimenti previsti dagli art. 354, comma 2, del c.p.p. e art. 113 delle norme di attuazione del c.p.p. – ha spiegato Fanco – Ho quindi chiesto alla Corte dei Conti di imputare direttamente ai firmatari degli atti le inevitabili e conseguenti richieste di risarcimento danni da parte dei titolari delle attività commerciali, ai quali è stata rilasciata dal Comune di Ardea la Concessione Edilizia (Permesso a Costruire), grazie alla quale i loro esercizi sono stati costruiti. Ed ora si scopre che sempre il Comune di Ardea dichiara la stessa Concessione Edilizia illegittima, con conseguente annullamento della stessa? Ma questa volta – ha concluso il consigliere – si deve fare in modo che a pagare non sia l’Amministrazione, e di conseguenza i cittadini di Ardea, ma direttamente i firmatari degli atti, impiegati, funzionari o dirigenti del Comune, con i propri soldi e i propri
beni personali”.