Sabato scorso il bottino è stato di soli 5 euro e il rapinatore – che aveva agito pistola in pugno – aveva fatto sorridere e suscitato anche un po’ di pena. Ben diverse le cose oggi: gli stessi uffici oggetti della rapina di sei giorni fa sono stati nuovamente presi di mira, probabilmente dalla stessa persona, che questa volta è riuscita a portare a buon fine il colpo.
E’ infatti di nuovo stato rapinato il gabinetto di analisi della ASL in via Legnano, alla Nuova Florida.
Sempre pistola in pugno, passamontagna sul volto e guanti sulle mani, un uomo è entrato questa mattina nell’androne del laboratorio. Mettendo il colpo in canna nella sua arma, ha minacciato il personale della Cooperativa Capodanno, che gestisce per la A.S.L. il C.U.P., riscuotendo per la stessa i soldi delle prestazioni sanitarie.
Sotto la minaccia dell’arma, il rapinatore si è fatto aprire la cassaforte e consegnare l’intero incasso, pari a circa 600,00 euro. Come la volta scorsa, il malvivente ha bloccato gli operatori sanitari e poi si è dileguato, ancora una volta senza lasciare traccia.
Sul posto sono rapidamente giunti i carabinieri della locale Tenenza, ma del rapinatore e di eventuali complici nessuna traccia.
Al momento della rapina non c’erano utenti, soltanto i dipendenti, molti dei quali – a causa dello scarrellare dell’arma – hanno avuto uno shock.
Il comandante della tenenza, il Capitano Simone Carloni, e il Maresciallo Caputo hanno iniziato a verbalizzare le dichiarazioni dei presenti, alcuni dei quali, ancora impauriti, erano in lacrime.
“Dopo quanto è accaduto sabato – ha commentato un residente – ci si doveva aspettare che il rapinatore sarebbe ritornato. Sabato gli era stato detto dai presenti che i contanti li avevano quelli della Capodarco e che, visto l’orario, erano andati via. Il rapinatore ha quindi utilizzato queste informazioni per programmare un nuovo colpo”.
Sul posto è poi arrivato nuovamente il direttore responsabile della ASL RM 4 per presentare l’ennesima denuncia.
Le indagini sono in corso.
Intanto una delle dipendenti della Capodanno, presente l’altra volta alla rapina, ha detto tra le lacrime: “Oggi fortunatamente non ero al lavoro: ancora non mi sento tranquilla, qui non c’è alcuna sicurezza”.
Luigi Centore