Lunedì 30 Gennaio 2017 una delegazione del nucleo Fare Verde Anzio-Nettuno si è recata, insieme al suo Presidente, presso gli Uffici del Consiglio della Regione Lazio in quanto chiamati ad esprimere le proprie valutazioni circa il nuovo piano di gestione dei rifiuti per la Regione.
Il Dott. Luca Zomparelli, in qualità di Presidente, in seno all’audizione di cui sopra, ha dichiarato: “Preliminarmente, ci tengo a precisare che il piano è ben lontano dagli altri piani regionali nazionali di gestione dei rifiuti esistenti, poiché si limita a creare una propria autosufficienza in ordine allo smaltimento e recupero dei rifiuti, così da non doverli trasferire in altre Regioni o territori stranieri, tralasciando la cura e l’attenzione dovuta alla formazione del cittadino virtuoso.
Per come tracciato, inoltre, il piano potrebbe celare un ingiusto aggravio dei costi del servizio di gestione dei rifiuti ai danni degli utenti e non fornire il dovuto incentivo per una più efficiente raccolta differenziata, eventualità che mal si concilia con i capisaldi propri della nostra Associazione.
Le valutazioni che seguiranno serviranno, a partire dall’indirizzo impartito a livello regionale, a dettare e fissare le linee guida utili per la concreta e corretta individuazione delle competenze spettanti ad ogni ente territoriale, così da addivenire ad una vera rivoluzione in tema di gestione dei rifiuti.
A tal proposito, Fare Verde ha proposto che tali linee guida debbano profilarsi quali veri e propri atti di indirizzo tassativi volti ad arginare la discrezionalità propria di ogni ente territoriale comunale”.
“Rilevante, senza dubbio – ha proseguito Zomparelli – la delibera circa l’istituzione di un ATO unico regionale con possibilità di formare poi Sub-ATO a livello provinciale.
Siamo stati sollevati dall’aver appreso che non è intenzione della Regione realizzare nuovi impianti di TMB rispetto a quelli già insistenti sul territorio, mentre siamo rimasti negativamente colpiti dalle informazioni circa i fabbisogni in tema di Biogas: contrariamente al TMB, infatti, emerge la volontà in capo alla Regione di incentivare la realizzazione di nuovi impianti Biogas. Alla luce dell’emersione di un tale interesse Regionale, di fronte alle parole di chi inneggia alla vittoria per la posizione del Sindaco di Anzio Bruschini di fermare temporaneamente la realizzazione di un nuovo impianto sul territorio comunale, mi sento di dire che a nulla vale l’appello alla precauzione quando ad esser necessaria è una modifica del piano regolatore sicurezza, igiene pubblica e territorio: tale, infatti, è l’unica via da perseguire per poter esser davvero tutti più sereni, perché la legge è al di sopra di tutto e tutti, anche al di sopra del principio di precauzione, e sconfina ogni discrezionalità.
Quella del Biogas è una tematica che ci impegna da sempre in prima linea e da noi fortemente osteggiata finché si continuerà a far confusione sul funzionamento di detti impianti per la loro riconduzione all’interno della normativa delle energie rinnovabili- al punto di beneficiare di un trattamento di minor rigore – quando, non si può nasconderlo, ad esser trattati sono rifiuti a tutti gli effetti.
Proprio in considerazione di ciò, non ho potuto non ribadire e sottolineare la necessità di adottare anche linee guida per il corretto insediamento di questi impianti e per favorirne la dislocazione quando insistono in aree non confacenti all’attività da questi svolta.
Il nostro intento, non mi stancherò di ripeterlo, non è quello di fermare l’economia ma quello di trovare un perfetto bilanciamento tra crescita economica e ambiente, così da permettere loro di percorrere binari paralleli di sviluppo e salvaguardia, senza mai dimenticare la preminente tutela del fondamentale diritto alla salute”.
Biogas, Fare Verde Anzio-Nettuno espone le valutazioni in Regione
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