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Pomezia, rincorre il ladro e sventa uno scippo: 28enne ‘eroe’ per un giorno

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Un gesto “eroico”, che dovrebbe rientrare nella normalità dei comportamenti umani, ma che troppo spesso è talmente raro da diventare “notizia”.
È quello compiuto questa sera alle ore 19:45 da Andrea Scanu, 28 anni (li compirà il prossimo 7 febbraio), di Pomezia.
Andrea si trovava a bordo della sua auto, parcheggiata in via del Mare, quasi al bivio, all’altezza della filiale Unipol. La sua fidanzata era scesa per prelevare dei contanti al bancomat.
Mentre attendeva, Andrea ha sentito delle urla e ha visto un ragazzo fuggire a gran velocità, mentre una donna anziana gridava “Aiuto, la mia borsa, la mia borsa!”.
Andrea non ci ha pensato un attimo: ha detto alla sua ragazza, che nel frattempo era tornata in auto, di aspettarlo al sicuro e, correndo a perdifiato, si è gettato all’inseguimento del malvivente.
Il borseggiatore, un ragazzo di circa 25 anni di origine nordafricana, accorgendosi di essere inseguito, dapprima ha cercato di allungare il passo, poi, vedendo che Andrea stava per raggiungerlo, gli ha tirato addosso la borsa per evitare di essere catturato.
Andrea si è quindi chinato per raccogliere la refurtiva, e il giovane ladro ne ha approfittato per dileguarsi.
Borsa alla mano, il ragazzo è tornato indietro, incontro all’anziana appena derubata, per consegnarle la borsa.
In lacrime, la donna – una 65enne – ha ringraziato emozionata.
“Ho accompagnato la signora fino al portone di casa: era terrorizzata e piangeva a dirotto, continuava a ringraziarmi, dicendo che non aveva parole per farlo”.
Plauso al ragazzo è arrivato sia dalle persone presenti che sui social network: Andrea è diventato il simbolo di quello che andrebbe fatto, contrariamente a quanto troppo spesso invece accade.
“Se tutti facessero come te – ha commentato un ragazzo nel sapere la notizia – ci sarebbe meno criminalità in giro”.
“Non sono un eroe – ha invece dichiarato Andrea ai nostri microfoni – ho semplicemente fatto un’azione di buon senso, seguendo il cuore e l’istinto: quella signora poteva essere benissimo mia nonna, mia madre o mia moglie. Spero solo di aver dato un buon esempio e che anche gli altri cerchino di fare la stessa cosa, se si trovassero nelle mia condizione”.

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