Spaziava dallo spaccio di cocaina, allo sfruttamento della prostituzione ed alle rapine l’attività criminale di un italiano di 39 anni, arrestato dagli agenti della Polizia di Stato. Le indagini degli investigatori del Commissariato San Paolo hanno avuto inizio con la denuncia di un 26enne romeno che ha riferito di essere stato rapinato e picchiato da un giovane impossessatosi della sua macchina, dei soldi e degli oggetti di cui era in possesso. Responsabile, secondo una prima versione, un amico.
Il racconto, però, non ha convinto gli investigatori, che hanno continuato ad indagare.
Il pusher che diventa estorsore
E’ emerso così che a rapinarlo non era stato un amico, ma un pusher che intendeva così rientrare di un debito di 400 euro per una fornitura di cocaina non pagata. All’appuntamento alla stazione ferroviaria di Nettuno, organizzato per la restituzione dell’auto e dei suoi effetti personali in cambio del saldo del debito, si sono presentati anche i poliziotti, che lo hanno subito bloccato e perquisito. I documenti e il telefono cellulare trovati nella macchina hanno permesso di ricollegare con certezza la rapina all’uomo. Il rinvenimento di cocaina, sostanza da taglio e bilancino di precisione, hanno confermato la sua attività di spaccio. A questo punto per D.M., 39 anni, italiano, è scattato l’arresto per detenzione e spaccio di sostanze di stupefacenti nonché la denuncia per il reato di rapina e tentata estorsione.
Oltre la droga: una minore veniva costretta a prostituirsi
Ma le perquisizioni effettuate successivamente presso le abitazioni a sua disposizione hanno fatto emergere altre attività criminali. All’interno di un appartamento nella zona sud di Roma, infatti, gli agenti hanno trovato una minore straniera che, con la complicità della madre e del compagno di questa, si prostituiva, ed a procacciare i clienti alla baby prostituta era lo stesso D.M.
Favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione minorile nonché favoreggiamento dell’immigrazione clandestina gli ulteriori capi di imputazione nei suoi confronti. Sempre per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione è stata denunciata la madre della minore, mentre il suo compagno per dovrà rispondere di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Denunciato anche il romeno che con il suo racconto ha permesso di avviare le indagini. False attestazioni a pubblico ufficiale il reato da cui dovrà difendersi.