Dopo la scossa delle 10:25, altre scosse, tra cui una molto forte alle ore 11:15, di 5,7 di magnitudo, sono state avvertite nel Lazio, in Molise e in Abruzzo.
METRO E AUTOSTRADE CHIUSE
A Roma sono state evacuate la metro A, l’università e diverse scuole. A Latina sono stati fatti uscire i dipendenti della sede Telecom.
In via precauzionale sono state chiuse tutte le stazioni dell’A24, l’autostrada che collega Roma, L’Aquila e Teramo, in modo da verificare la presenza di eventuali danni. L’epicentro, secondo le rilevazioni dell’Ingv, è avvenuta a circa 30 chilometri a sud ovest di Ascoli Piceno e 110 km a nord di Roma.
“La scossa si è sentita in modo enorme, nel momento in cui siamo alle prese con emergenza neve che da 48 ore lascia senza corrente elettrica un quarto della città. E’ una situazione molto complicata, abbiamo frazioni con un metro e mezzo di neve”. Queste le parole del sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, intervistato dai giornalisti di La7 e Sky Tg24. “Allo stato non abbiamo segnalazioni di danni, ma già questa notte avevamo assistito a una serie di crolli per la neve – ha proseguito Castelli -, temiamo che alcune strutture con la scossa abbiano subito ulteriori indebolimenti e danni. Stiamo cercando di sfondare il muro di neve, anche per il trasporto dei medicinali. La situazione richiede grande lucidità e capacità di gestire l’emergenza”.
SCOSSA AVVERTITA ANCHE A POMEZIA, TORVAIANICA, APRILIA, LATINA
Le scosse sono state chiaramente avvertite non solo a Roma, ma anche a Pomezia, Torvaianica, Ardea, Aprilia, Latina.