Dubbi, timori, incertezze: ecco quello che esprimono i cittadini di Pomezia guardando la gru che da qualche settimana svetta su viale Manzoni. Per questo abbiamo cercato di capire bene come stanno le cose, partendo dall’inizio.
“Ecomostro di viale Manzoni, siglato un accordo tra il Comune e la proprietà. L’edificio sarà demolito e ricostruito, la proprietà riqualificherà la scuola dell’infanzia di via Dante Alighieri”.
E’ il 19 gennaio 2016: il Comune annuncia l’accordo con la ditta ED.I.PO. – Edilizia Industriale Pomezia, proprietaria dell’immobile abbandonato da anni. Nell’ambito del Piano Casa, che prevede la demolizione e la ricostruzione dell’edificio, l’Amministrazione comunale chiude un accordo con la proprietà che prevede la realizzazione di diverse opere di interesse pubblico, del valore di circa 190 mila euro. “Il progetto da realizzare interessa in particolare la manutenzione straordinaria e la riqualificazione della scuola materna di via Dante Alighieri, adiacente all’eco-mostro – si leggeva nel comunicato – “Sarà realizzato il giardino esterno dell’edificio scolastico, spiegava l’Assessore Giuliano Piccotti, in modo da renderlo fruibile agli studenti, con nuove pavimentazioni, arredi e con la messa a dimora di nuove specie vegetali. Inoltre verranno realizzate zone attrezzate per gli orti didattici, necessari allo sviluppo dell’educazione ambientale dei bambini. A questo si aggiungono i lavori di restauro dell’edificio per prevenire le infiltrazioni atmosferiche e la tinteggiatura delle pareti esterne”. Poi il parcheggio: “Il progetto prevede – leggiamo ancora – inoltre la riqualificazione del parcheggio sito all’incrocio tra via Spaventa e viale Manzoni: rifacimento dell’asfalto e dei marciapiedi, messa a dimora di nuove specie arboree, posizionamento di nuovi elementi di arredo e rinnovo dell’impianto di illuminazione.” Per il Sindaco l’operazione denotava uno dei migliori esempi di urbanistica virtuosa. “Grazie a questo accordo – chiosava infatti Fucci – Pomezia vedrà la riqualificazione di un quadrante importante della Città e allo stesso tempo la realizzazione di opere di interesse pubblico, con particolare attenzione alla scuola dell’infanzia di via Dante Alighieri, a costo zero per la cittadinanza; questa è l’urbanistica che oggi opera il Comune di Pomezia – concludeva – La nostra Amministrazione punta alla riqualificazione dei quartieri e delle zone abbandonate da anni, ottenendo dai costruttori opere e servizi importanti per la collettività. Quando la collaborazione tra il pubblico e il privato è trasparente e virtuosa, a beneficiarne è la Città intera“. Già, ma ora che succederà? Per la città ci saranno davvero questi benefici?
Pomezia, Eco-mostro di Viale Manzoni: cosa nascerà ora al suo posto? Parla il Comune
Riassunta all’incirca dagli esordi la vicenda – e tralasciando in questa sede la parte relativa alla scuola materna adiacente nonché agli interventi posti in essere a seguito dell’abbattimento, poi avvenuto, del vecchio edificio di cui abbiamo ampiamente parlato nei mesi scorsi – passiamo ora a quello che più interessa i cittadini di Pomezia: cosa accadrà ora? Un primo fatto è stato registrato, ovvero sia il cambio di cartello di descrizione dei lavori. “Archiviato” quello inerente alla scuola, ora troviamo quello relativo all’opera principale, cioè il nuovo edificio che raccoglierà l’eredità dell’ormai ex Eco-mostro. Tre piani? Cinque piani? Ad uso residenziale? 10,20,30 appartamenti? Senza dilungarci troppo abbiamo girato la domanda al Comune che ha così risposto alle nostre domande: “Il nuovo edificio sarà una palazzina ad uso residenziale con una percentuale ad edilizia agevolata, rispetterà le misure previste dalla normativa e si inserirà nel tessuto urbano. Proprio per questo non possiamo in alcun modo parlare di eco-mostro: sorgerà una palazzina completa che non deturperà né il paesaggio né intaccherà il decoro urbano. Voglio rassicurare i cittadini: abbiamo lavorato molto affinché si raggiungesse un accordo con il privato per abbattere quell’immobile abbandonato da anni e ricostruirne uno nuovo, completo e adeguato al paesaggio di Pomezia Centro. Inoltre, grazie a questa intesa, abbiamo ottenuto a spese della società la riqualificazione della scuola dell’infanzia di via Dante Alighieri: giardino esterno completamente ristrutturato con nuove pavimentazioni, arredi, giochi per i bambini e messa a dimora di nuove specie vegetali; una zona attrezzata per gli orti didattici, la tinteggiatura delle pareti esterne e lavori di restauro dell’edificio. A questo si aggiungerà a breve la riqualificazione del parcheggio all’incrocio tra via Spaventa e viale Manzoni: rifacimento dell’asfalto e dei marciapiedi, messa a dimora di nuove specie arboree, posizionamento di nuovi elementi di arredo e rinnovo dell’impianto di illuminazione.”
Benefici per la città o soltanto fumo negli occhi?
A conti fatti, dunque, viene da chiedersi: la città si ritroverà nella stessa condizione di prima oppure no? Partiamo da una visione pessimistica. I più critici potranno infatti affermare: in effetti, laddove c’era un palazzo, in estrema sintesi, ora ce ne sarà un altro (anche se non sappiamo se sarà identico a livello di cubatura o se questa sarà maggiore di quella precedente, ndr). Né più, né meno, anche se l’Amministrazione non parla, come visto, di nuovo ‘eco-mostro’. E potrebbero aggiungere: aumentando le famiglie non crescerà inevitabilmente ed esponenzialmente anche il traffico nella zona? (che per diverso tempo sarà tra l’altro messo in crisi proprio dalla chiusura del parcheggio, senza contare il dover vivere con una sorta di “spada di Damocle” sulla testa, ovvero l’immensa Gru che svetta da qualche giorno su Pomezia, aggiungiamo noi). Troppo disfattismo? Guardiamo allora ai benefici, adottando, per contro, un punto di vista più ottimistico. La città, in cambio, ha ottenuto diverse cose tra cui un giardino esterno con nuove pavimentazioni, arredi e piante, gli orti didattici per l’educazione ambientale degli studenti, la tinteggiatura delle pareti esterne della struttura scolastica e soprattutto i lavori di impermeabilizzazione della copertura per prevenire le infiltrazioni. E la riqualificazione del parcheggio sito all’incrocio tra via Spaventa e viale Manzoni (che però c’era già prima, no? E per di più senza edicola). Infine, per completare il quadro, c’è la non poco rilevante questione economica: sì perché, in soldoni, a quanto ammonterà tutta l’operazione? Nel comunicato riportato ad inizio articolo si parlava di interventi a favore della città dal valore di circa 190mila euro (nella foto precedente invece il valore relativo alla costruzione del nuovo edificio): e se ci fosse una correlazione – in una sorta di scambio – con l’utilizzo dell’area del parcheggio? A detta delle tabelle per l’occupazione di suolo pubblico, il costruttore – che occupa con le sue attrezzature il piazzale – dovrebbe pagare circa 600 euro al giorno, quindi una cifra veramente alta, che arriverebbe a sfiorare il mezzo milione di euro. Ma qualcuno ha previsto – e richiesto – che ci sia questo pagamento, oppure no? E quali altri interessi ci sono in gioco?
Lasciamo ai lettori il compito di fare il bilancio conclusivo…