Nottata da incubo per i pendolari della Roma – Formia, e più in generale per tutti coloro che dovevano far rientro dalla Capitale in direzione sud (Nettuno,Aprilia-Campoleone, Latina, ecc.). A raccontarlo è proprio un pendolare che si è ritrovato, suo malgrado, coinvolto indirettamente nella tragedia che ha interessato la stazione ferroviaria di Torricola dove un uomo è stato ritrovato morto nel tardo pomeriggio di ieri.
Treni prima rinviati, poi cancellati: e inizia l’incubo
“Treno 12299 delle 23.06,binario 16, da Roma Termini a Formia-Gaeta. Dopo 2 ore e mezzo siamo ancora fermi a termini”, scrive un utente del gruppo Facebook Comitato Pendolari FR8a Carrozza (per la Class Action Nettuno-Roma Termini). “Intorno alle 21,a Torricola, c’è stato l’ennesimo investimento-suicidio e, da allora, l’autorità giudiziaria blocca, la circolazione. La partenza del 12299 è stata ritardata prima di 20 minuti, poi di 40,quindi 80,100,120,sino a che, ora che sono le 1.31 hanno definitivamente spento il tabellone. Ora, e solo ora, ci fanno scendere dal treno per andare a prendere, forse, dei pullman sostitutivi. Chissà se e quando arriveremo a casa. Siamo nell’atrio della stazione, ma dei pullman non c’è traccia. In stazione si gela. Siamo scesi dal treno per far chiudere gli accessi ai binari. I servizi igienici sono tutti chiusi. Alle 2.15 siamo in viaggio sul pullman, uno dei due che effettuano servizio navetta da Campoleone a Nettuno.”
I pullman arrivano a Nettuno soltanto alle 4 di notte
Una tragedia – il dramma innegabile di una persona ritrovata senza vita, che fa suonare già di per sé fuori luogo l’intera vicenda – che si trasforma però in un’altra ‘tragedia’, ovvero quella dei pendolari ai quali viene ‘impedito’ di tornare a casa. E così in tanti si sono ritrovati a piedi, nel cuore della notte, in mezzo alla Stazione Roma Termini (dove peraltro era già tutto chiuso) in attesa di conoscere, per giunta al freddo, il proprio destino; i primi disagi erano comunque iniziati sin dalle diciannove e trenta per poi protrarsi in maniera via via sempre più grave con il passare dei minuti, toccando il suo apice proprio alle ore 23. Diversi sono stati i pendolari che, come nel caso di Nettuno, hanno fatto il loro rientro a casa intorno alle 4 del mattino.