Non si è fatta attendere la replica da parte dei dirigenti scolastici di Pomezia a quanto avrebbe affermato il sindaco di Pomezia (e vicesindaco di Città Metropolitana, l’ex Provincia) Fabio Fucci, ovvero che “i Dirigenti Scolastici hanno il diritto e autorità di poter chiudere le scuole in caso esse siano inagibili”.
“Noi abbiamo un’opinione divergente in merito – ha affermato il vice Preside prof. Francesco Rossi – in quanto non spetta al dirigente scolastico fare un decreto di chiusura in caso di inagibilità, come dimostra quanto accaduto il mese scorso al liceo artistico Caravillani di Roma: dopo il terremoto si erano evidenziate delle crepe, e per questo il sindaco di Roma ha decretato la scuola”.
Ma si possono equiparare le due cose?
“Anche in questo caso, come per le crepe, ci troviamo di fronte a un’emergenza che porta a un’agibilità dell’edificio e che va risolta tempestivamente per non mettere in pericolo i ragazzi”.
La preside e il vicepreside sono stati a scuola anche il 2, 3 e 4 gennaio, al lavoro e in stretto contatto con Città Metropolitana “proprio per non avere disagi al momento dell’inizio delle lezioni”.
“Nella nostra sede di Anzio – spiegano – il problema è stato risolto grazie all’intervento di un funzionario di Città Metropolitana che ha seguito accuratamente la cosa, mentre qui a Pomezia pare che non si sia in grado di sopportare un’emergenza che capita una volta ogni 20 anni”.
Perché, secondo voi?
“Non c’è stato un intervento tempestivo: accendere il riscaldamento solo 12 ore prima dell’apertura delle scuole non è un provvedimento sufficiente. Occorreva farlo con molto anticipo. E chiudere le scuole non è certo una soluzione”.
La dirigente scolastica e i vicepresidi stanno ricevendo i genitori – infuriati – da lunedì.
“Questa non è una situazione piacevole per nessuno. Oltre ai ragazzi, al freddo ci stanno anche i professori e il personale scolastico. Noi abbiamo fatto tutto quello che è in nostro potere. Come vicesindaco di Città Metropolitana, abbiamo chiesto a Fucci di mantenere accesi i riscaldamenti più a lungo durante il giorno, o addirittura h24, fino a quando la situazione non si sblocca. Per risolvere radicalmente il problema va fatto il controllo e la manutenzione delle caldaie, anche se pensiamo che la sostituzione con pompe di calore sia la soluzione migliore e più economica”.
Torniamo alla chiusura della scuola: potete disporla?
“Non è possibile se non c’è un’ordinanza del sindaco in tal senso. Ricordo a Fucci e a tutti i cittadini che qualche anno fa il precedente sindaco aveva fatto un’ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado proprio a causa del maltempo.”