Ha fatto molto discutere l‘annuncio della Città Metropolitana di Roma circa la predisposizione dei controlli con il Telelaser sulla SP Laurentina. Ad essere messo in discussione non era stato tanto il provvedimento in sé – ben vengano i controlli soprattutto considerando l’elevato indice di pericolosità della tratta – quanto piuttosto l’incidenza (economica) che potrebbero avere eventuali sanzioni se rapportate con i limiti di velocità in vigore. Già perché sulla Laurentina per molti chilometri si dovrebbe, anzi si “deve” (è un obbligo, c’è poco da fare), viaggiare massimo a 30 km/h. E allora, un po’ tutti, si sono chiesti: ma tutto è questo è fattibile? Abbiamo rivolto la domanda al Vice Sindaco della Città Metropolitana di Roma Capitale Fabio Fucci: “I controlli di velocità sono stati richiesti a gran voce dai cittadini, dalle associazioni e dai vari Comitati che da tempo ci segnalano la pericolosità della strada, che purtroppo ben conosciamo. I limiti non li facciamo noi sono stabiliti dal codice della strada, e, in un’area di cantiere, sono quelli indicati attualmente. Questa iniziativa nasce proprio dall’esigenza di portare all’attenzione degli utenti di questo tratto di strada la pericolosità della stessa; vuole lanciare il messaggio chiaro e inequivocabile ‘attenzione andate piano perché la zona ha molti rischi’. Quindi non c’è volontà di accanirsi sugli automobilisti o di fare cassa quanto piuttosto, lo ribadisco, di sensibilizzare tutti sul tema della sicurezza.”
Non solo controlli: (forse) si intravede una data di fine lavori
Fucci si è poi sbilanciato sul futuro e sul destino dell’eterno cantiere della Laurentina. “C’è da dire comunque che domani (sabato, ndr) porteremo in Consiglio Metropolitano una variazione del piano triennale delle opere pubbliche che sbloccherà un milione di euro, l’ultimo milione di euro per terminare i lavori sulla Laurentina; quindi, qualora questa delibera passasse, per la fine di marzo noi chiuderemo questo cantiere, completando tutti i lavori e mettendo fine a questo disagio che è stato veramente infinito”.