«Anche in questo caso nonostante non sia stata nemmeno accertata l’origine dolosa, si grida subito alla mafia, si costruiscono trame e si getta fango su Ostia per squallidi interessi politici, economici e personali». Così in una nota CasaPound Italia commenta l’incendio del magazzino dell’Idroscalo di Ostia di ieri sera. «C’è una chiara volontà politica supportata da una parte della stampa e delle istituzioni – continua la nota – che strumentalizza qualsiasi episodio per giustificare un commissariamento che non ha più ragione di esistere ed allontanare le elezioni nel X municipio romano, dove a partire dalle spiagge sono in ballo grossi interessi economici. È così che un tentativo di incendio ad un’abitazione adiacente ad un locale irregolare di un ex consigliere del Pd diventa l’occasione per una sfilata contro la mafia con politici di rilievo nazionale e poi ad oggi, ad un anno e mezzo di distanza dai fatti, nulla è stato chiarito. È così che un altro tentativo d’incendio non riuscito ad un’edicola di Nuova Ostia fa nuovamente gridare alla mafia e scattare una notevole richiesta di rimborso da parte dei gestori, sempre legati al Pd, senza che ad oggi nemmeno in questo caso siano stati trovati i responsabili dell’atto. È così che ieri non è andato a fuoco nessun teatro dove si dovevano svolgere iniziative antimafia, come hanno erroneamente e probabilmente volontariamente riportato alcuni giornali e comunicati stampa, ma un magazzino in una zona abbandonata e frequentata da senzatetto. Non accettiamo strumentalizzazioni politiche sul nostro territorio e nemmeno silenzi di convenienza: come sempre nessuno ha il coraggio di dire la verità a parte noi che forse siamo l’unico movimento politico che combatte realmente la vera mafia, che per interessi economici importanti ha – conclude CasaPound – etichettato, bloccato e affossato Ostia».
Ostia, CasaPound: “Non si strumentalizzi incendio magazzino per prolungare commissariamento”
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