Grande successo per l’Arco di Aprilia con il suo evento “Aprilia racconta Strane Straniere” che ha visto come madrina del pomeriggio salottiero l’assessore alle politiche sociali del Comune di Aprilia, Eva Torselli.
Accompagnate con sagacia ed eleganza nella conversazione da poetessa Antonella Rizzo, Takoua Ben Mohamed, Sihem Zrelli, Pina Farina e Zina Bensalem hanno portato il loro mondo, la loro cultura, il loro essere donne islamiche europee.
Tutte provenienti da contesti socio-culturali differenti dall’occidentale, le signore arabe hanno raccontato di come si siano affermate con successo, ciascuna nel proprio ambito:
Takoua, figlia di in imam e sorella di una diplomatica a Tunisi, ha spiegato di come ella stessa abbia sentito il desiderio, a soli 11 anni, di vestire il velo poco dopo l’attentato delle Torri Gemelle, seppur sconsigliata dal papà; di come sia stata accolta in Italia e, soprattutto, accettata nelle scuole. Takoua, spigliata, colta e intelligente, è vincitrice dell’ultimo premio Money Gramy Hours, ha presentato il suo libro “Sotto il Velo” che parla della vita delle donne arabe, il loro quotidiano, con una tale leggerezza e semplicità da essere irresistibile.
Sihem, padrona di casa nella sua nuova casa di riposo “Villa Sihem” dove si è svolto l’evento ha manifestato dal canto suo la capacità di Aprilia di accogliere gli stranieri, quella dei cittadini che sanno integrarsi senza reticenze e tabù con gli immigrati.
Questo argomento è stato, naturalmente, toccato anche da Eva Torselli, che, tuttavia, manifestava il suo rammarico per le poche risorse a disposizione, ma ha ribadito la capacità della cittadinanza apriliana all’accoglienza e alla filantropia.
Zina Ben Salem, da oltre 30 anni in Italia, stilista di grande grido tra i vip italiani sopratutto, esterna il suo desiderio di parlare del proprio mondo attraverso le sue creazioni: kaftani arabi reinventati per renderli appetibili ai gusti e costumi di tutti.
Poi, Pina Farina con brevi ma incisivi e saggi frasi lapidari ha affrontato il tema dell’immigrazione da un punto di vista filosofico: “I confini sono dei muri sociali, eretti dai potenti. L’abbattimento di questi confini rende tutti più vicini e non crea differenze. La propria appartenenza si esprime attraverso i legami familiari ma la terra è di tutti.”
Diversi interventi, dunque donne affermate nel lavoro così come in società, che hanno lasciato le loro patrie alla ricerca di qualcosa e, con sacrifici, impegno e abnegazione hanno raggiunto traguardi di grande importanza, certamente come donne musulmane.
Su questo l’assessore Torselli si è complimentata e ha avuto parole di riconoscimento verso l’associazione e la sua presidente Marina Cozzo, per aver voluto realizzare un salotto di conversazione su un mondo che spesso incute timore, è oggetto delle cronache nere con episodi strazianti, ma che ha tanto di bello da raccontare come queste Strane Straniere hanno dimostrato.
Il titolo è un palese riferimento al cortometraggio di successo “Strane Straniere” di Elisa Amoruso, che vede tra le protagoniste l’apriliana di adozione Sihem Zrelli.
L’associazione culturale, volta alla promozione del territorio attraverso i suoi personaggi illustri , ha puntato molto l’attenzione sulla imprenditrice tunisina che riscuote successo sia nel campo del lavoro sia in quello associativo/umanitario.
Inoltre, intento dell’Arco di Aprilia è quello di valorizzare il talento di questa città verso l’intercultura. Così l’incontro è stato vivacizzato dalla giovanissima cantante apriliana Eleonora Croce, che con il suo talento ha desiderato dare il proprio contributo nel pomeriggio interculturale, e poi da Sarazad, deliziosa ballerina di danze orientali.
