Il vulcano sotto i Colli Albani si sta svegliando: è quanto rivela uno studio dell’INGV, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. La notizia sta facendo il giro del web e ha messo in allarme gli abitanti di Roma e dei Castelli. Un allarme che, però, i ricercatori spengono subito.
Gli abitanti della zona sanno che i Castelli Romani poggiano su un terreno di origine vulcanica: le testimonianze più evidenti sono i laghi, formatisi dopo lo svuotamento naturale di alcuni crateri. Romani e non solo dormivano comunque sonni tranquilli, dando ormai per spento il vulcano dei Colli Albani. Le ricerche dell’INGV smentiscono questa convinzione.
Lo studio rivela infatti che negli ultimi tempi sono stati osservati con maggiore frequenza fenomeni di origine vulcanica, che fanno pensare a un risveglio. In particolare, è stato osservato che il magma ha ricominciato a muoversi, tornando ad alimentare le camere magmatiche, vuote da migliaia di anni. Un segno inequivocabile: il sonno del vulcano sotterraneo si è concluso.
L’istituto tiene però a precisare che non ci deve essere nessun allarme. Primo motivo: il ciclo di attività dei Colli Albani è misurato in migliaia di anni. Questo significa che, se il vulcano dorme da 36 mila anni, non si risveglierà certo in pochi giorni: bisognerà aspettare migliaia di anni prima di vedere un’eruzione. Secondo motivo: il magma si accumula a grande profondità, e non ha ancora la forza di spingersi fino alla superficie. Inoltre la crosta terrestre della zona sta subendo movimenti di chiusura, e non di apertura: questo allunga ulteriormente i tempi di un’eventuale esplosione.
I cittadini possono dunque stare tranquilli: non ci sarà nessuna eruzione o esplosione, almeno per qualche migliaio di anni. Ma nei giorni in cui uno sciame sismico sta spaventando tutto il centro Italia, la notizia del risveglio di un vulcano alimenta la paura.