“Il turismo equestre e l’ippoterapia costituiscono due ambiti fondamentali sui quali abbiamo deciso di investire. Il primo sotto il profilo della valorizzazione del nostro territorio che, per la sua particolare conformazione, ben si presta a questo tipo di turismo a bassissimo impatto ambientale; il secondo sotto il profilo dell’attenzione a tematiche di particolare valore sociale che possono, una volta opportunamente normate, essere di concreto sostegno per il recupero funzionale e sociale di soggetti con particolari difficoltà e alle loro famiglie”. Così il presidente della Commissione Sviluppo economico, innovazione, ricerca e turismo, Giancarlo Miele (Pdl) nei due tavoli tecnici sull’ippoterapia e sulle ippovie che si sono svolti oggi alla Pisana a seguito della proposta di legge di cui è primo firmatario che detta “Disposizioni relative al turismo equestre, ai centri ippici e all’ippoterapia”. Presentata lo scorso giugno, si tratta di una proposta di legge lungamente attesa dal settore che vede in Italia almeno venticinquemila persone ogni anno utilizzare il cavallo per migliorare lo stato di salute. “Epocale” è stato infatti definito il momento e l’attenzione dedicata al mondo del cavallo da questa proposta dalle varie sigle invitate, dalla Fise del Lazio (Federazione Italiana Sport Equestri), all’Auriga onlus, l’A.I.D.I.R.E. (Associazione Italiana di Ippoterapia e Riabilitazione Equestre), la Società Italiana del Cavallo e dell’Ambiente onlus, la Federazione Italiana Turismo Equestre e Tecniche di Ricognizione Equestre Competitive – ANTE, l’Arsial.
Per quanto riguarda le ippovie invece, le principali difficoltà allo sviluppo del turismo equestre, sono date dalla difficoltà di attraversamento a causa dei fondi chiusi e dalla mancanza di punti intermedi di sosta, tappa o ristoro sui vari percorsi. “Il turismo equestre riveste un ruolo fondamentale per lo sviluppo economico e culturale del Lazio – ha proseguito Miele – conservando un carattere di responsabilità ed attenzione all’ambiente circostante. Questo turismo contribuirà anche alla valorizzazione di numerosi centri “minori” presenti sul nostro territorio che, seppur ricchi di storia e arte, non sono opportunamente valorizzati. Il Lazio deve investire con decisione su un marketing territoriale perché, grazie alla sua ricchezza di luoghi dal grande fascino, ha delle grandi potenzialità che spesso non sono state opportunamente valorizzate.”