Ignoti si sono introdotti da una finestra degli uffici, trovata aperta, la notte scorsa hanno rubato dieci notebook dalla Scuola media ‘Amici’ di Acquasanta Terme, sei in dotazione dal Miur e quattro donati dopo il sisma del 24 agosto. I carabinieri di Acquasanta e Ascoli Piceno, che conducono le indagini, non hanno trovato segni di scasso agli ingressi e alle finestre. La scuola non è dotata di telecamere di sicurezza e ora si tenta di stabilire se qualche altra telecamera installata nella zona possa aver catturato immagini dei ladri, prima o dopo il furto. Sotto controllo anche i numeri progressivi dei computer per intercettare eventuali tentativi di metterli in vendita, soprattutto attraverso internet. (Era stata inaugurata il 14 settembre, primo segno di rinascita dal sisma: ma questa notte ignoti ladri hanno rubato alcuni pc dalla nuova scuola media ‘Nicola Amici’ di Acquasanta Terme (Ascoli Piceno), uno dei comuni delle Marche colpiti dal terremoto del 24 agosto).
A darne notizia è il sindaco di Acquasanta Stangoni: ‘‘Sono indignato da questo atto di sciacallaggio infame. Noi stiamo lottando per non far morire il paese, ci giochiamo tutto ogni giorno, è in Italia c’è gente così, che non ha vergogna…”. Acquasanta ha la scuola dell’infanzia e le elementari inagibili, con i bambini a lezione in una tensostruttura. Al taglio del nastro della scuola ‘Amici’, antisismica, era presente anche il presidente della Regione Luca Ceriscioli. “Ma c’è qualcuno che non rispetta niente, nemmeno il dolore e la tragedia che stiamo vivendo. Le indagini? sì certo le faranno, ma è il gesto che fa male”.
Sei dei PC portati via erano arrivati dal Ministero dell’Istruzione e quattro, ”consegnati solo ieri’, un dono dei volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri. ”Li avevamo chiusi nella scuola ‘Amici’ – spiega la dirigente scolastica Patrizia Palanca – proprio perché ritenevamo che fosse più sicura rispetto alla tensostruttura. E invece i ladri hanno forzato la porta e sono entrati lo stesso. “Mi chiedo come abbiano fatto a sapere che erano arrivati nuovi pc poche ore prima…”. ”Al di là del valore della strumentazione – aggiunge -, come si fa a rubare ai poveri, a chi non ha più niente? E’ un comportamento gravissimo, di persone che non hanno anima né dignità”. Per me, conclude la dirigente, che fin dai primi giorni del post terremoto si è data da fare per riportare un minimo di serenità fra i suoi ragazzi, organizzando anche attività pre-scolastiche nelle tende, è gente che deve essere condannata al massimo della pena”.