“Si tratta di una vittoria di questa Amministrazione – ha spiegato il sindaco De Fusco – che si è impegnata su più fronti per poter onorare gli impegni economici ereditati dal passato. Attualmente il Comune di Pomezia ha un debito pregresso con l’Acea (partito nel 1999, ndr) di circa 4 milioni di euro. Entro il 16 Luglio, con quanto ci verrà girato dall’Edison grazie ai pagamenti degli utenti finali, potremo dare versare all’Acea 1 milone di euro suddivisi in due tranche da 500 mila euro. Per la cifra restante siamo ricorsi al protocollo d’intesa – stipulato lo scorso 30 giugno – tra l’ANCI e Poste Italiane, a cui abbiamo ceduto i nostri crediti accertati corrispondendo un tasso d’interesse minimo, che non supera il 2% annuo. In questo modo abbiamo la possibilità di far fronte al pagamento dei debiti più urgenti”. Il Primo Cittadino spiega che, grazie alla rescissione del contratto con l’Aser, il Comune può contare su circa 10 milioni di euro in più l’anno provenienti dai tributi, che equivalgono al vecchio aggio (30%) di spettanza della società di riscossione. “La gestione diretta ci consente di portare le entrate a livelli più alti rispetto alle uscite: con la differenza possiamo pianificare il risanamento del debito che, ripeto, abbiamo ricevuto in eredità dalle passate amministrazioni”. Tornando all’aspetto tecnico della vicenda, De Fusco spiega che per poter garantire una fornitura ottimale a tutto il territorio servirebbe un flusso pari a 127 litri di acqua al secondo, mentre attualmente ce ne sono 112. “Già tra qualche giorno potremo contare sui 5 litri al secondo che ci fornirà l’Acea. A breve, quando sarà completato il collegamento con l’acquedotto dell’Acqua Marcia, avremo un’ulteriore fornitura di 6 litri al secondo. Ne mancherebbero 4, che potremo avere nel momento in cui l’acquedotto del Pertuso, che rifornisce i Castelli Romani, girerà a pieno regime”. Comuni come Albano, ad esempio, lascerebbero parte delle forniture attuali, dando modo a Pomezia di ampliare la portata del servizio, che sarebbe così sufficiente per l’intero territorio comunale, senza le limitazioni attuali. Ricordiamo infatti che in questo periodo, proprio per tenere sotto controllo i consumi, interi quartieri hanno il blocco del flusso idrico negli orari notturni.
FINALMENTE L’ACQUA!
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