‘Biogas‘ a Santa Palomba, il Comitato chiede con forza spiegazioni all’Amministrazione di Pomezia. “Il nostro quartiere sta per essere sommerso da 60.000 T/anno di fanghi di depurazione delle fogne, scarti di inceneritori e altri rifiuti speciali“, scrive il CdQ Roma 2, “Cosa intende fare pertanto il Sindaco?”. Ecco allora che da Santa Palomba, quartiere che sarebbe il primo interessato data la destinazione che l’impianto dovrebbe avere, rilanciano quattro domande specifiche, correlate dall’hashtag #fuccirispondi e #nobiogaspomezia.
- Che tipo di opposizione tecnico-legale stanno facendo gli avvocati del Comune di Pomezia dinnanzi al Tar del Lazio c/ Cogea?
- A che punto è la stesura del R.I.R. da parte dei tecnici del Comune?
- Perché ad oggi non è stata minimamente presa in considerazione la richiesta avanzata da comitati e associazioni, circa il vincolo indiretto su Tor Maggiore?
- Sta agendo in “ogni modo possibile” per evitare l’impianto, come dichiarato alla manifestazione di novembre 2015? Se si, in che modo? Chiediamo questo perché, andando sul sito del Tar Lazio e ricercando le carte della controversia col numero 13070/2015, con stupore notiamo che oltre all’atto di costituzione depositato dagli Avvocati del Comune di Pomezia, non vi è null’altro. Il Comune di Pomezia dal novembre 2015, non ha prodotto nessun documento ufficiale in cui si oppone in sede giudiziaria: una memoria difensiva, una perizia tecnica nulla di nulla. Il silenzio assoluto.