Almeno 120 morti, decine di dispersi, centinaia di feriti e oltre 2500 sfollati. 32 salme sono state adagiate in un giardino di una casa parzialmente distrutta di Amatrice e si vanno ad aggiungere alle 73 comunicate dalla Protezione civile. 75 le vittime del terremoto ad Amatrice, 11 di Accumoli e al momento sempre secondo il sindaco, i dispersi sarebbero ancora un centinaio, comprese le frazioni che fanno capo alla stessa Amatrice, che sono numerosissime. A Pescara del Tronto, nell’Ascolano, vi sarebbero stati non meno di 30 morti secondo fonti della Protezione civile locale, ma la conta ufficiale parla ancora di 24 vittime. Un bilancio catastrofico.
Sono 1500 le persone rimaste senza casa, perché distrutta o inagibile, nelle zone delle Marche devastate dal terremoto. Lo rende noto la Protezione civile regionale. La maggior parte dei senzatetto si concentra nel comune di Arquata del Tronto e della frazione di Pescara del Tronto, rasa al suolo. Verranno ospitati quasi tutti in tendopoli che si stanno allestendo per la notte.
«Quello che è accaduto è un evento di impatto enorme. Le vittime sono concentrate in tre comuni. Al momento ci sono 120 vite spezzate, ed è un bilancio che non è definitivo». Lo ha sottolineato verso le 19 il premier Matteo Renzi, nel corso di una conferenza stampa a Rieti dopo un vertice sul sisma nel centro Italia.
Le scosse intanto continuano. Oltre 160 nelle ultime 9 ore, la più forte di magnitudo 4.7 nel pomeriggio. 700 i vigili del fuoco mobilitati per i soccorsi, oltre a squadre cinofile, polizia, militari, sommozzatori, protezione civile e volontari.
Si continua a scavare tra le macerie nella speranza di trarre in salvo id dispersi.
Massimiliano Gobbi