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Terrore a Torvaianica, non si fermano all’Alt e sfrecciano tra i passanti: inseguiti dalla Polizia Locale

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Poteva avere conseguenze molto più gravi il folle gesto compiuto da due giovani ragazzi di Ardea questa notte a Torvaianica. In corso c’era la sagra del “Torvicello” e l’intera Piazza Ungheria, come spesso accade per eventi di questo tipo, era stata trasformata in isola pedonale. Intorno alle 23:15 però qualcosa va storto. Un’auto, una Opel Corsa di colore grigio proveniente da Pomezia, si avvicina velocemente verso la Piazza ignorando non solo la segnaletica presente ma anche il ripetuto ‘alt’ intimato dagli agenti della Polizia Locale. Tra la folla scoppia il panico: urla di terrore e grida accompagnano il fuggi fuggi generale, con il pericolo reso ancora più concreto dalla recente strage compiuta a Nizza (e più in generale considerando l’intero periodo storico in cui viviamo). L’auto, prima di imboccare il lungomare, rischia anche di investire alcuni bambini che riescono miracolosamente a salvarsi. “Era una macchina fuori controllo, per un attimo abbiamo temuto quanto successo a Nizza”, “E’ stato un incubo, avrebbero potuto uccidere qualcuno e fare una strage”, sono state le dichiarazioni più frequenti raccolte sul luogo.

La Polizia Locale, con due agenti in moto, prova a bloccare l’auto al centro della piazza, ma senza successo. Immediatamente scatta l’inseguimento: con le due moto e una macchina di pattuglia gli uomini comandati da Angelo Pizzoli si gettano all’inseguimento dell’auto che prosegue imperterrita la sua folle corsa. I veicoli, come nei più classici polizieschi, sfrecciano a tutta velocità in direzione Ardea/Anzio – numerosi i sorpassi azzardati compiuti dai fuggitivi – almeno fino all’altezza del ristorante “Bue Marino”, dove gli agenti riescono ad accerchiare la macchina costringendola a fermarsi in mezzo alla carreggiata. A quel punto la Polizia Locale, armi in pugno, ordina al conducente dell’auto e al passeggero di scendere mani in vista ma i due, non contenti di quanto fatto sin lì, provano anche a fare resistenza. Dopo alcuni secondi però le loro gesta incontrano l’inevitabile epilogo: con le mani ben distese sul cofano dell’auto i due vengono bloccati, perquisiti e messi in condizione di non nuocere.

Ma non è ancora finita. Alcuni dei presenti alla festa, nonché testimoni diretti di quanto era accaduto, compresi i genitori dei bambini sfiorati dalla traiettoria dell’auto impazzita, si erano messi nel frattempo all’inseguimento dell’auto (a piedi) e, vedendo bloccati i due, hanno cercato di assalirli, quasi a voler compiere un linciaggio; a quel punto le forze dell’ordine, paradosso della situazione, si sono trovate costrette nuovamente a intervenire ma questa volta per salvare proprio la coppia dei fuggitivi da loro stessi braccata fino a pochi minuti prima.

L’epilogo

Dal successivo riconoscimento è emerso che alla guida dell’auto c’era un 24enne di Ardea, accompagnato da un altro ragazzo, età 26 anni, di origine tunisina residente anch’esso ad Ardea. Il primo, dopo l’esame tossicologico effettuato presso l’Ospedale S.Anna di Pomezia, è risultato positivo all’alcol test e ad alcune sostanze stupefacenti. Per i diversi reati commessi (guida in stato di ebrezza e sotto effetto di stupefacenti, diverse violazioni al codice della strada tra cui il sorpasso in regime di linea continua e possesso di documenti di circolazione irregolari) il 24enne ha subito il ritiro della patente ed è stato denunciato a piede libero in attesa della decisione dell’autorità giudiziaria di Velletri; l’altro ragazzo, anch’esso trovato sotto effetto di alcol e droga (ma non imputabile in quanto non alla guida), è stato invece foto-segnalato per aver fornito false generalità.

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