Resta ancora avvolta nella più totale incertezza la sorte dei dipendenti della Simav, ex Aeroporti di Roma, la società che si occupa della manutenzione dei mezzi all’interno dello scalo di Fiumicino. La vicenda è ormai nota (leggi qui, qui e qui) ma purtroppo, nonostante il passare dei mesi, nulla sembra sbloccarsi. E’ salito inoltre a tre il numero delle interrogazioni parlamentari presentate, l’ultima delle quali è stata portata all’attenzione dei ministri del trasporto Delrio e del lavoro Poletti dal senatore di SEL-SI Massimo Cervellini tuttavia, come le precedenti, non ha ancora ricevuto risposta dal governo. “Come è possibile? Forse non hanno parole per spiegare quella che ormai appare come una chiara truffa ai danni dello Stato e dei lavoratori coinvolti?”, il commento amaro dei lavoratori. Sulla questione – nata 4 anni fa a seguito della cessione da parte di AdR del ramo della manutenzione mezzi, carrelli elevatori/bus alla Simav che seguì quella di altri settori – i Sindacati contestano sin dal principio le irregolarità con le quali la stessa Aeroporti di Roma avrebbe operato nel gestire una situazione arrivata poi al culmine della sua gravità lo scorso aprile, quando proprio la Simav annunciò lo stato di “crisi” e la conseguente volontà di tagliare gli esuberi. Da qui il rischio per 71 operai, sempre più concreto, di perdere il posto di lavoro. In questo clima di profonda incertezza – tra scioperi, l’ultimo lo scorso 20 luglio, e confronti tra le parti – si aggiunge per i dipendenti un’ulteriore beffa, a sottolineare un paradosso, che ha veramente del grottesco, tutto italiano: Adr, come si legge anche sul sito ufficiale della compagnia, è alla ricerca di personale.