“Al termine di una seduta dominata da forti tensioni per la presenza di facinorosi, non appartenenti alla classe dirigente, che hanno portato la discussione su un piano di violenta dialettica – scrivono dal Direttivo – la maggioranza della segreteria ha rassegnato dimissioni irrevocabili dal proprio incarico, inclusi i rappresentanti dei Giovani Democratici”.
PD senza dirigenti, quindi, che contestano in toto l’operato del Segretario.
“In soli sei mesi il Sarrecchia, operando una politica di basso profilo fondata sulla contraddizione, ha messo in evidenza l’inadeguatezza della propria figura nel ricoprire un incarico da leader di grande Partito di centrosinistra – continuano i dimissionari – Una serie di infelici convocazioni prive di argomentazioni politiche, la completa stasi di manifestazioni pubbliche e l’assenza quasi totale nella campagna referendaria hanno indotto i rappresentanti la maggioranza del Partito a rivedere in maniera forte e determinata le proprie posizioni non rispecchiandosi nel modo di operare poco lineare, confuso e spesso equivoco del Segretario ben lontano, nell’agire e nel proporsi, dai principi ispiratori di libertà democratica che lo Statuto del PD professa”.
In contrapposizione al modo di lavorare di Sarrecchia i dissidenti intendono fare un piano d’azione immediato. “L’organo Direttivo intende agire con la massima celerità affinché il PD si incanali nuovamente verso la politica dell’agire concretamente al fianco dei cittadini, rinnovando il vero spirito di servizio nella ricerca del cambiamento della classe politica di Ardea. Il lavoro serio, in corso da due anni, per attuare un programma sostenibile, da condurre proponendo un candidato Sindaco largamente e democraticamente condiviso insieme alla coalizione di centrosinistra, avrà presto alla guida una segreteria rinnovata che sarà garanzia di stabilità e continuità”.
Adesso si attende una risposta da parte del Segretario, che di certo non accetterà passivamente le accuse a lui rivolte.