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ASSEGNATO IL XVIII° “PREMIO TYRRHENUM”.

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Si è svolta oggi, nella sala conferenze della Biblioteca di Pomezia, la XVIII edizione del “Premio Tyrrhenum”. Quest’anno il riconoscimento è andato alla memoria di una grande figura di volontario e di ecologista, Paolo Colli, scomparso il 25 marzo 2005, a soli 44 anni. “Per quanti hanno avuto la fortuna e di conoscerlo e, ancor  meglio, di fare un tratto di strada insieme – dichiarano dall’Associazione Tyrrhenum – è stato un mirabile esempio di uomo impegnato fermamente e in prima persona nel realizzare proprie le idee, e pronto a spendere tutta la sua vita nel perseguirle. Circa 25 anni fa diede vita all’associazione ecologista Fare Verde, che si estese presto su tutto il territorio nazionale, e con la quale promosse memorabili battaglie: il compostaggio domestico, i cotton fioc biodegradabili, il mare d’inverno, i campi antincendio e tante altre. Da non dimenticare il volontariato a favore dei più deboli, delle minoranze ed in favore della convivenza civile, come in Kossovo e in Nigeria. Più volte venne nel territorio pontino per diffondere la coscienza ambientalista, fu ospite dell’ass. Tyrrhenum in conferenze e per la raccolta di medicinali per l’Albania e animò il primo nucleo locale di Fare Verde guidato da Francesco Pristerà e Serenella Campus”. Dopo l’introduzione del “Premio” da parte del presidente dalla Tyrrhenum, hanno presentato l’iniziativa gli attuali responsabili locali di Fare Verde, Giancarlo Lanzone e Salvatore Pignalosa. Un breve filmato ha fatto rivivere l’immagine e la voce di Paolo Colli. Di seguito ha preso la parola il Sindaco di Cave, Massimo Umbertini, che gli ha dedicato un asilo (a Rieti c’è una biblioteca a suo nome) per ricordare il suo rigore e la sua passione. C’è poi stato il saluto della vice-presidente nazionale di Fare Verde, Claudia Iacobelli, che ne ha tracciato un breve profilo, seguita dalla testimonianza di Angelo Calabresi, con aneddoti che hanno sottolineato la grande umanità di Paolo.

Di seguito l’albo d’oro del “Premio Tyrrhenum”, dedicato a coloro che, in maniera disinteressata, si sono impegnati in favore di Pomezia e della sua popolazione.

1994: Prof. Ferdinando Castagnoli, archeologo, scopritore di Lavinium; 1995:  Mons. Giovanni Trovalusci, parroco di Pratica, benedì la prima pietra di Pomezia; 1996: Prof.ssa Maria Fenelli, direttrice scavi di Lavinium, divulgatrice della nostra storia; 1997: Ing. Paolo Becattini, dirigente industriale, animatore della vita sociale e culturale; 1998: Sig. Bruno Daccomi, operaio, artista, in prima fila nelle lotte sociali; 1999: Dott. Agostino De Giorgio, medico condotto, punto di riferimento per i cittadini; 2000: Sig.ra Nedda Antonetti, promotrice ed animatrice del volontariato sanitario; 2001: Padre Davide Agostini, infaticabile parroco di Pomezia, musicista, professore; 2002: Presidente Pro Loco Mario Bianchi, una vita spesa per valorizzare il territorio; 2003: Prof. Alessandro Stenico, artista e animatore delle attività artistiche con i giovani; 2004: Sig.ra  Lucia Angarano, esempio di emancipazione femminile legata alla tradizione; 2005: Sig. Alfredo De Carolis, insegnante yoga, maestro di vita, volontario del bene; 2006: Sig. Pietro Guido Bisesti, custode delle tradizioni locali; 2007: Dott.ssa Antonella De Biase, animatrice di attività in favore dei ragazzi disabili; 2008: Prof. Andrea Basta, divulgatore del gioco degli scacchi a Pomezia e tra i giovani; 2009: Maestro Giovanni Cena, amico della Scuola e dei lavoratori dell’Agro Romano; 2010: Sig.ra Annie Avanzi, animatrice culturale; 2011: Paolo Colli, esempio di volontario e di ecologista, fondatore di Fare Verde.

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