Le cattive abitudini possono diventare prassi consolidate se ripetute nel tempo. E’ quello che accade sulle spiagge italiane ogni anno. Parliamo del fenomeno indisciplinato degli ambulanti ma anche degli abusi messi in atto dagli stabilimenti balneari. Il tutto è frutto di cattiva abitudine e della mancata conoscenza. A questo proposito sono stati intensificati i controlli sul litorale romano. Ovviamente il Corpo di Polizia ha messo in conto adesso il dover fronteggiare un fenomeno che ha dietro di sé gruppi di malaffare organizzati. Sono al lavoro gli uomini del Gruppo X Mare e del gruppo Sicurezza Pubblica Emergenziale, del Corpo di Polizia Locale Roma Capitale, coordinati da Antonio Di Maggio. Solo negli ultimi giorni gli stessi hanno messo a segno un’operazione di contrasto al fenomeno dell illegalitá, sul litorale romano, che ha portato al sequestro di 42.000 pezzi (perlopiù costumi da bagno, gonfiabili, giocattoli acquatici e merce alimentare). Il maltolto si attesta intorno alle sei tonnellate. Sono stati circa 50 gli agenti impiegati sulle spiagge, a lavoro fin dal primo mattino. Ricordiamo, infatti, che dietro il fenomeno degli ambulanti vii sono diversi reati contestabili tra i quali: contraffazione, evasione, lavoro nero etc. Oltre ai controlli in funzione antiborseggio sui mezzi di trasporto pubblico, gli agenti hanno perlustrato le spiagge divisi in squadre vestiti anche in borghese. Muniti di binocolo, dall’alto degli stabilimenti gli agenti hanno potuto controllare le spiagge dall’alto.
Tra il materiale alimentare sequestrato anche i cosiddetti “pasti etnici” che vengono distribuiti alle centinaia di ambulanti abusivi. Anche in questo caso va ricordato come sia vietata la somministrazione di vivande in questa modalità e di quanto possa diventare rischioso assumere tali alimenti mal conservati e mal prodotti, oltre ovviamente all’illecito commesso in se per sé.
Un altro illecito controllato dai vigili è stato quello relativo il libero accesso al mare dei romani. Sono state numerose le chiamate relative ai divieti d’accesso da parte di alcuni stabilimenti. Anche in questo caso, la Polizia Locale ha tempestivamente risposto alle necessarie contestazioni. In almeno sei stabilimenti è stato impedito il libero accesso dei bagnanti che, ricordiamo, è garantito per legge. I bagnanti hanno riferito di essere stati invitati a dirigersi verso le spiagge libere. Sono in corso indagini per verificare la possibilità di procedere con eventuali azioni penali.