del PSDI, Giovanni Trombino per dare sostegno alla coalizione di centrosinistra guidata da Enrico De Fusco. Nel pomeriggio la smentita, con i chiarimenti della Segreteria
Nazionale del partito, che delegittima l’iniziativa presa dal rappresentante locale. A chiamare direttamente la redazione de “Il Corriere della Città” Domenico Magistro, segretario nazionale del PSDI, il quale spiega che l’iniziativa presa da Trombino non può essere intesa come frutto di una decisione del partito, ma di una singola iniziativa personale non autorizzata né concordata. Iniziativa siglata unilateralmente, perché nell’accordo l’unica firma presente è quella del commissario straordinario. Alle parole del segretario è seguita anche una nota scritta, nella quale si legge che “In riferimento alle elezioni amministrative a Pomezia ed al turno di ballottaggio, il Segretario Nazionale del PSDI conferma che l’unico dirigente autorizzato a presentare la lista ed ogni intesa collegata al ballottaggio è unicamente la signora Katia Mengozzi, come deciso dalla segreteria nazionale- sentito anche il coordinatore regionale. Deve ritenersi, quindi, priva di valore ogni altra e diversa decisione assunta da persone non autorizzate”.
A riprova di ciò, Magistro ha annunciato la sua presenza a Pomezia per mercoledì 25 e venerdì 27 maggio, appositamente “per incontrare e sostenere la candidatura di Luigi Celori, anche per rispetto della volontà unanime di tutti gli iscritti al PSDI di Pomezia”.
Insomma, l’accordo è sfumato ancor prima di prendere una forma precisa. “Siamo sempre stati all’opposizione – ha dichiarato Katia Mengozzi – e ci siamo sempre schierati contro questo centrosinistra. La nostra posizione era ed è la stessa di prima”.
