accordo programmatico e non sulle poltrone. Se verranno condivise le idee per
lo sviluppo della città si potrà lavorare insieme, ma non con la logica della spartizione, che escludo categoricamente”. E rivolto ai suoi ha lanciato un monito. “Voglio avvisare tutti: non tollererò che si provi a tirarmi di qua e di là con pretese e tentativi di ricatto. Questa volta si cambia aria: se qualcuno ha intenzione di mettere in moto lo stesso meccanismo degli anni passati è meglio che voti per Celori e non per me. Perché, piuttosto che cedere alle smanie di protagonismo di qualcuno, preferirò dimettermi senza indugio”.
Candidati avvertiti, dunque, che non si potrà più fare il giochetto del “ti reggo il numero della maggioranza se tu…”. “Ovviamente verrà data la giusta visibilità e sarà riconosciuto il lavoro svolto in campagna elettorale con adeguati incarichi, ma tutto come concordato tra partiti. Perché questa volta saranno i partiti a dover avere il ruolo principale, e non i singoli. Non voglio più passare metà delle mie giornate a risolvere liti e problemi tra consiglieri. Meglio essere chiari prima, che avere ripercussioni poi”.
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DE FUSCO: NIENTE APPARENTAMENTI, POSSIAMO VINCERE ANCHE DA SOLI
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