La legge c’è deve solo essere approvata
L’aria di Aprilia è spesso irrespirabile.
Problema annoso, trentennale quello dei cattivi odori di Aprilia: le esalazioni di industrie che producono fertilizzanti, chimiche, alimentari, biomasse, aziende che trattano i rifiuti, industrie che producono latticini, sono le cause che trovano terreno fertile durante certe condizioni climatiche, in una città stanziata in una conca.
Abbiamo intervistato l’assessore all’Ambiente ed Ecologia, dottoressa Alessandra Lombardi, per chiedere cosa l’amministrazione pubblica apriliana sta facendo per risolvere o contenere questo grave disagio quotidiano.
Assessore, non c’è un modo, un parametro di valutazione per gli odori, come può esserci per i rumori? “Il problema è proprio questo: 1) non è facile stabilire la provenienza degli odori, perché vuoi il vento, la dispersione nell’aria, 2) non esiste un sistema per stabilire, quantificare una emissione di odori. L’ARPA Lazio è completamente disarmata. Mentre per i rumori, questo parametro esiste e superato, gli addetti posso intervenire con sanzioni, sequestri e via discorrendo, per gli odori, purtroppo no.” Dovrebbe essere proprio l’Arpa a procedere, ma non può.
Sono più di due anni che sto trattando la questione con la Regione Lazio, affinché si instauri un tavolo per stabilire linee guida per la Regione Lazio. In altre regioni esiste, già. Sono riuscita ad ottenere la formulazione del tavolo. Sono state, finalmente elaborate queste linee guida. Quindi la parte tecnica è avviata, ora manca quella politica. Ora vi è stato peraltro un nuovo assetto dell’organico amministrativo regionale, con l’elezione del nuovo assessore Buschini.”
– E allora a che punto siamo? “Stiamo aspettando che Buschini porti in consiglio regionale queste linee guida affinché vengano approvate. La legge è pronta deve solo essere approvata.”
– In estate, però, il problema dei cattivi odori esplode letteralmente… “Si infatti, per motivi climatici, per il caldo. Noi ci troviamo per l’ennesimo anno a vivere in queste condizioni”.
– Però, assessore, in estate arrivano anche le mosche e Aprilia ne ha a iosa. “Si è vero, infatti c’è stato qualche anno in cui sono stati ritardati i trattamenti pesticidi e ratticidi. Noi abbiamo inasprito le prescrizioni, seppur una volta che le mosche nidificano il problema si allarga ed è difficile contenerlo, considerando il rispetto dell’ambiente, degli orti degli animali: noi siamo favorevoli a trattamenti larvicidi, perché sono più innocui. Colpevoli sono i gestori di certi allevamenti, specie di pollame”.
Marina Cozzo