Nella notte tra giovedì e venerdì, una pattuglia della Polizia di Stato, impegnata nel controllo del territorio di Pomezia, ha notato la strana reazione di tre persone che parlavano di fronte ad un ristorante di Campo Ascolano; infatti al passaggio della macchina del Reparto Volanti due di loro, un uomo ed una donna, si sono subito allontanati, mentre la terza persona si frapponeva tra la ”pantera” ed i complici in fuga.
I poliziotti, nonostante il tentativo di “distrazione” di T.S., 43enne residente nel litorale romano, hanno raggiunto l’uomo e la donna in fuga. M.M., queste le iniziali dell’uomo, 41enne romano, si è sfilato dai pantaloni una 38 e l’ha passata alla donna, A.M. 27enne di origini siciliane. Quest’ultima, credendo di non essere vista, ha gettato l’arma in terra. Gli agenti hanno bloccato il terzetto e recuperata la pistola, un revolver calibro 38 con il tamburo completamente carico.
I 3 venivano arrestati ed accompagnati in carcere: a Velletri gli uomini e nella sezione femminile di Rebibbia la ragazza. T.S., oltre a rispondere in concorso con gli altri complici per l’arma, è stato segnalato alla Magistratura per aver oltraggiato gli agenti ed essersi opposto con violenza all’arresto. Prosegue il lavoro degli investigatori per stabilire la provenienza della pistola e per accertare l’uso che i tre volevano farne.