Stava provando a scappare a bordo di una vettura sprovvista di copertura assicurativa l’uomo intercettato ieri nelle campagne di Ardea dal personale del Corpo forestale dello Stato e arrestato dopo una rocambolesca fuga terminata con un incidente sulla via Laurentina.
Si tratta di 46enne serbo con numerosi precedenti penali, residente Ardea, coinvolto in un traffico illecito finalizzato al riciclaggio di auto rubate.
I forestali del Nucleo investigativo del Comando Provinciale di Roma del Corpo forestale dello Stato, unitamente al personale di rinforzo proveniente dai Comandi Stazione di Pomezia, Ostia, Velletri, Manziana, Rocca di Papa e Monterotondo, a conclusione di una lunga attività di indagine che aveva portato solo poche settimane all’arresto di 3 cittadini stranieri – un bulgaro e due romeni di cui uno minorenne – per concorso in riciclaggio di autovetture rubate, hanno così quadrato il cerchio e trovato il soggetto a capo del sodalizio criminale operante ad Ardea.
Il cittadino serbo nel corso di una precedente operazione era riuscito a sottrarsi all’arresto allontanandosi a bordo di un’autovettura e facendo perdere le proprie tracce nella campagna circostante dopo avere tentato di speronare una macchina con a bordo personale del Corpo forestale dello Stato.
Ieri l’uomo è stato individuato dal personale forestale all’interno di un esercizio pubblico nei dintorni di Tor San Lorenzo e si è dato nuovamente alla fuga costringendo i Forestali ad un inseguimento sulla via Laurentina. La fuga si è conclusa solo all’interno del centro abitato della periferia a sud di Roma quando l’uomo ha perso il controllo del mezzo, provocando un incidente che ha coinvolto altre due autovetture, senza gravi conseguenze.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Velletri il cittadino serbo è stato arrestato e condotto presso la Compagnia Carabinieri di Pomezia per essere sottoposto alle consuete attività di foto segnalazione. Sul luogo dell’incidente sono intervenute anche due pattuglie della Polizia locale di Ardea per l’effettuazione dei rilievi del caso. Continuano le indagini del Corpo forestale dello Stato per accertare altre eventuali responsabilità in merito a violazioni in materia ambientale emerse nel corso dell’operazione, quali l’abbandono e la combustione illecita di rifiuti speciali e pericolosi.