L’Amministrazione del X Municipio di Roma Capitale è drastica: decisa la rimozione definitiva della scritta Ostiamor a Ostia
Inaspettatamente, sono iniziati i lavori di pulizia nel Centro Storico di Ostia. Una notizia che ha preso di sorpresa i residenti, che da ieri mattina si sono trovati gli operai mentre lavoravano intensamente sulle aiuole di piazza Anco Marzio. Non solo una cura del verde, ormai andato totalmente bruciato per la mancanza da mesi dell’irrigazione, ma anche azioni di rimozione delle strutture fatiscenti: in queste ore, infatti, verrà portata via la famosa scritta “Ostiamor”.
Rimossa la scritta “Ostiamor” nel centro di Ostia
Drastica la decisione del X Municipio di Roma Capitale attorno alla scritta presente nel centro di piazza Anco Marzio, che ormai da anni uno si trovava stato di profonda fatiscenza e l’Amministrazione si era rifiutata categoricamente in carico per opporre le dovute riparazioni. In quella che al momento è un’indiscrezione che sta veicolando tra residenti e Consiglio del X Municipio, la scritta verrà smontata nelle prossime ore dalla ditta che sta effettuando i lavori di riqualificazione sulla storica piazza lidense.
La scelta di rimuovere l’opera artistica
In questi mesi, il X Municipio si era sempre rifiutato di porre la manutenzione alla scritta artistica. Una decadenza della struttura che andava avanti ormai da diversi anni, con i piccoli interventi manutentivi spesso portati avanti per lo spirito di comunità che aleggiava nel cuore di singoli cittadini, commercianti o associazioni presenti nel quadrante di Lido Centro. Uno sforzo profuso i primi tempi dai privati, salvo poi vedere il totale disinteresse del Municipio lidense verso l’opera artistica e la sua presa in carico per dei lavori di ristrutturazione.
La scritta era in balia dei cani e i vandali
La soluzione di rimuovere la scritta “Ostiamor” sembra la più logica, considerato come non si sia mai concretizzato un progetto turistico attorno a essa. Da foto ricordo per turisti che venivano a Ostia, l’opera artistica si è trasformata in un orinatoio per cani e oggetto di vandalismo fin dagli inizi. In diverse occasioni, oltre le deiezioni canine ai piedi dell’opera, anche lettere pericolanti trovate in terra alla prima folata di vento.