Nuovo episodio di degrado a Roma, vecchio casale di La Rustica diventa punto di ritrovo per tossicodipendenti
Ennesimo episodio di degrado a Roma Est. Questa volta la situazione ci porta nel quartiere de La Rustica, dove sembrerebbe fermo il cantiere per trasformare un vecchio casale in una biblioteca comunale. I lavori si sarebbero bloccati in corso d’opera dopo alcune operazioni sul plesso, lasciando questo luogo in balia dell’occupazione dei clochard e numerosi tossicodipendenti che vengono a drogarsi lontano dagli occhi indiscreti.
Si blocca il progetto per una nuova biblioteca a Roma: vecchio casale diventa luogo di ritrovo per drogarsi
La situazione del casale di via Delia viene ripresa da Il Tempo, con un’intervista al consigliere municipale Daniele Rinaldi di Fratelli d’Italia. Proprio lo scorso 22 agosto, l’eletto in V Municipio ha scritto una lettera al presidente Mauro Caliste, evidenziando le criticità di questa struttura. Secondo il racconto dei residenti, l’opera di riqualificazione si sarebbe interrotta improvvisamente dopo l’abbattimento delle tettoie esterne. Una condizione che, da almeno due mesi, vedrebbe l’area di cantiere completamente abbandonata e senza l’intervento di nessun tecnico.
Allontanata una famiglia dallo stabile e oggi il luogo in V Municipio di Roma Capitale in balia delle occupazioni
La vicenda di via Delia delinea una triste ironia della sorte. Dallo stabile era stata fatta allontanare una famiglia, con un membro che era intervenuto in V Municipio di Roma Capitale per evidenziare le proprie fragilità sociali ed economiche. A distanza di 4 mesi, l’area non starebbe procedendo verso quella riqualificazione annunciata dalla Giunta Caliste. Infatti, lo stabile è in balia di sbandati, che all’interno hanno trovato un riparo per la notte e un’area dove consumare alcol o drogarsi durante tutte le ore del giorno.
Lo sanno bene i residenti che vivono nei pressi di via Delia, che in più occasioni hanno immortalato dei soggetti iniettarsi delle sostanze stupefacenti in via endovenosa. Usanza ben rappresentata dalla presenza di molteplice siringhe a terra nell’area, che permette a questi tossicodipendenti di accedere dal retro dello stabile in maniera semplice e utilizzare la droga lontano dagli occhi della città.