Residenti contro i grandi concerti nel Comune di Ladispoli: “Nel concreto, non fanno girare assolutamente la nostra economia”
Ladispoli ha potuto ospitare grandi nomi quest’anno nelle proprie piazze, come ha dimostrato il concerto di Russell Crowe proprio nella cittadina balneare del Litorale Romano. Eventi gratuiti, sicuramente capaci di attirare delle persone all’interno della località e far girare, almeno per una sera, l’economia delle attività commerciali locali. Nonostante la gente sia scesa in piazza a tutti gli eventi per ora svoltisi nell’area comunale, più di qualche residente storce il naso davanti al forte investimento per portare questi artisti a esibirsi nelle piazze comunali.
I grandi nomi non attirano il turismo a Ladispoli
Chi ha proposto l’estate culturale di Ladispoli, ha due certezze. La prima è quella di vedere degli spettacoli in piazza, considerato come altre località balneari del Litorale Romano – come Ostia – non hanno organizzato nulla fino a oggi e non prevedono assolutamente niente in vista del Ferragosto. L’altra certezza è di natura economica: chi viene ai concerti, e non vive nella cittadina, sono abitanti dei Comuni limitrofi e che vanno via dalla località balneare a fine concerto o spettacolo.
Gli spettacoli non aiutano le attività commerciali locali: i dati
Nell’articolo nessuno vuole smontare l’estate culturale fatta di concerti e show, ma solo far comprendere come queste attività favoriscono l’intrattenimento della cittadinanza e non hanno altro impatto oggettivo sul turismo di Ladispoli. Prendendo sempre l’esempio del concerto di Russell Crowe, il leggendario attore de Il Gladiatore, ha richiamato nel Comune tantissimi cittadini romani appassionati dell’attore neozelandese e di origine italiana.
Un’occasione per fare qualche coro al volto di Massimo Decimo Meridio, magari coi fan in trepidazione davanti al protagonista della leggendaria pellicola di Ridley Scott. Chi è venuto, però, a fine spettacolo è tornato verso Roma. I ristoranti non si sono riempiti come sembrava prevedibile, con gli ospiti che non si sarebbero fermati nemmeno per un gelato o comprare la bottiglia d’acqua al bar. Peraltro non hanno passato la notte nelle strutture ricettive locali, magari dandosi l’opportunità di fruire delle attività commerciali comunali e le attrazioni territoriali nell’indomani.