L’indagine che ha portato a scoprire un traffico di anabolizzanti sarebbe nata dalla scoperta di alcuni sportivi affetti da specifici tumori strettamente collegata all’uso di anabolizzanti. Un campanello d’allarme che non ha lasciato indifferente i Carabinieri del Nas che hanno avviato le indagini partendo da Bolzano, per arrivare anche a Roma e Milano che gli investigatori hanno individuato come principali piazze di approvvigionamento.
E i militari del Nucleo Antisofisticazione hanno arrestato 7 persone ritenute coinvolte nel traffico di anabolizzanti. Due sono di Roma – uno è finito in carcere, un altro ai domiciliari -, tre sono finiti in manette a Milano, uno a Bolzano, misura cautelare che hanno raggiunto anche una donna.
Gli anabolizzanti venivano spediti in tutt’Italia
Le attività investigative hanno accertato che gli anabolizzanti venivano spediti in tutt’Italia. A prendere le ‘ordinazioni’ sarebbe stato un personal trainer di una palestra, proprio quella nella quale si sono riscontrati i casi di tumori che hanno colpito, in particolare, giovani, come riporta SkyTg24. L’uomo una volta raccolta la richiesta faceva pervenire gli anabolizzanti per posta, seppure sui pacchi venivano indicati nomi fittizi per impedirne l’identificazione.
Tumori provocati dall’uso di anabolizzanti hanno fatto scattare le indagini
E gli investigatori sono partiti proprio dai consumatori per riuscire a ricostruire i movimenti degli anabolizzanti e quindi a identificare gli indagati. A Roma, in particolare, il Nas ha trovato in un ufficio postale un carico, e pare che proprio da lì partissero, spediti da una coppia, diversi pacchi inviati a cadenza quasi quotidiana in ogni parte della Penisola. Gli inquirenti hanno, pertanto, interrotto, immediatamente l’approvvigionamento con partenza dalla Capitale ed è stato così che i clienti si sono rivolti all’altro mercato: Milano; mentre da Roma è stata individuata un’altra persona che, intanto, aveva ricoperto il ruolo di spedizioniere.
Le perquisizioni
I Carabinieri hanno, quindi, proceduto anche a diverse perquisizioni, nelle abitazioni degli indagati, nelle palestre e anche in casa degli acquirenti per ricostruire nel dettaglio il commercio di anabolizzanti e individuare i soggetti coinvolti.