Brutta vicenda per la figlia dell’ex Miss Italia del 1988 Nadia Bengala. La figlia è stata condannata ieri dal Tribunale di Roma per una vicenda di cronaca che la vedeva coinvolta. Il PM aveva chiesto un anno e dieci mesi ma alla fine il giudice ha optato per una pena meno severa. Il caso.
Già qualche mese fa l’ex Miss Italia – ma anche attrice, modella e showgirl – Nadia Bengala aveva parlato dei problemi della figlia. Una ragazza ribelle, finita nei guai con la giustizia nel marzo scorso e prima ancora nell’estate 2023. E ora è arrivato il conto, presentato nelle aule di Tribunale. Ieri mattina Diana Schivardi, 27 anni, è stata condannata per tentata rapina impropria, tentato furto aggravato e lesioni aggravate.
Condannata Dania Schivardi, figlia dell’ex Miss Italia Nadia Bengala: di cosa è accusata
“Dieci mesi di reclusione”, questa la sentenza pronunciata dal Giudice di Piazzale Clodio, a fronte di una richiesta di un anno e dieci mesi presentata dal PM. I fatti che le vengono contestati risalgono al 19 marzo scorso. Come riporta il Messaggero la 27enne, in evidente stato di alterazione, quel giorno era riuscita ad entrare facilmente in un’auto parcheggiata lungo la Via Trionfale, all’interno di un’area di servizio provandola a metterla in moto. Sorpresa e allontanata dal gestore dell’impianto di benzina la giovane si sarebbe quindi messa alla ricerca di altre macchine da aprire, entrando poi in una seconda vettura anche qui tentando di accenderla con le chiavi trovate sul sedile.
Il trambusto causato dalla ragazza aveva però attirato passanti e residenti anche perché il tutto sarebbe avvenuto in pieno giorno. In particolare un uomo del Camerun, proprietario di una macchina posteggiata nelle vicinanze, le si era avvicinato ma, dopo averle negato un passaggio (la ragazza era in “stato di escandescenza” come detto), era stato per tutta risposta aggredito. Per lui, spiega il quotidiano romano, si era reso necessario anche il trasporto in Ospedale dove era poi giunto in codice giallo. Alla fine per placare la giovane erano dovuti intervenire i Carabinieri.
Un’altra denuncia e il precedente dell’estate scorsa
Il racconto prosegue. Portata in Caserma la posizione della Schivardi si era aggravata ulteriormente. A suo carico viene presentata infatti un’altra denuncia: un’altra persona avrebbe subito un tentato furto, in particolare della merce che trasportava nel suo furgone per le consegne mentre si trovava in Via Acquedotto del Peschiera, approfittando di un suo momento di distrazione. Il resto è stretta attualità, con la condanna arrivata ieri: “La mia assistita non era lucida e per questo la pena è stata ridotta rispetto alla richiesta dell’accusa“, ha spiegato il legale difensore. La ragazza, chiosa la testata romana, già l’estate scorsa era finita al centro delle cronache quando – era il 16 agosto 2023 – venne fermata per furto in un grande magazzino della Capitale.