Home » News » Cronaca » Notizie generate con l’IA, quasi mille siti d’informazione inaffidabili su Internet

Notizie generate con l’IA, quasi mille siti d’informazione inaffidabili su Internet

Pubblicato il
Intelligenza Artificiale

Sempre più siti d’informazione utilizzano l’IA: la tecnologia utilizzata per produrre fake news e influenzare l’intenzione di voto

Intelligenza Artificiale
Boom dell’IA tra i siti d’informazione (credits @geosmartmagazine.it) – Ilcorrieredellacitta.com

E’ boom di notizie generate con l’IA nel mondo. E’ l’analisi effettuata dagli studiosi statunitensi, che hanno dimostrato come sempre più giornali online si affidino all’Intelligenza Artificiale per pubblicare i propri articoli. Un metodo che, senza un ricontrollo umano, ha generato nel tempo un’informazione di qualità dubbia e soprattutto ha marchiato d’inaffidabilità determinati siti d’informazione sul web. 

Boom dei giornali online con le notizie generate dall’IA

Solo negli Stati Uniti, secondo il The Guardian, i siti d’informazione che utilizzano l’IA hanno superato il numero delle testate locali. Come spiegato dall’Ansa, sarebbero oltre 1260 i siti aiutati dalle tecnologie d’intelligenza artificiale, contro gli appena 1200 che invece non utilizzano questa tipologia di mezzi. Negli Stati Uniti, l’Intelligenza Artificiale ha permesso a diverse realtà editoriali di raggiungere un’ampia fetta di pubblico, permettendo di scrivere anche in lingua straniera: al momento rivelati siti con 16 lingue diverse, compresi quelli in italiano. 

I problemi con i pezzi prodotti dall’Intelligenza Artificiale

L’Intelligenza Artificiale, per il mondo del giornalismo, si sta rivelando un’arma a doppio taglio. Se le normative europee stanno cercando di limitare la visibilità di quei siti che abusano di questa tecnologia, un altro fatto da inquadrare è quello legato al piano deontologico della professione. L’IA, piuttosto che approfondire fatti e magari offrire contributi costruttivi sulla notizia, è utilizzata come arma per pubblicare fake news e quindi disinformazione. Nel concreto, il meno nobile degli intenti: anche se tutto dipende dai gestori dei singoli siti. 

I casi di mala informazione si sono registrati soprattutto negli ultimi giorni, quando l’Europa è stata chiamata ai seggi per votare i nuovi membri dell’Europarlamento. In questo contesto, numerosi gruppi avrebbero scritto articoli, attraverso l’apporto dell’IA, per screditare una parte politica piuttosto che un’altra: un modo per danneggiare pubblicamente una determinata fazione, influenzando di fatto quelli che potevano essere gli scenari elettorali alla chiusura delle urne. 

Impostazioni privacy