Una vicenda controversa, culminata con la condanna di un ormai ex poliziotto per pornografia minorile. Otto anni fa l’uomo aveva conosciuto una minorenne portandola in vari club hot della Capitale stringendo con lei legami sessuali. Lei però lo ha sempre difeso: a denunciarlo era stato infatti il papà della ragazza, contrario invece alla loro relazione. E nel processo adesso il Giudice ha inflitto all’ex agente una pena di quattro anni.
Un amore “proibito” o una sordida vicenda? E’ davvero delicata la storia che vede coinvolti Mario e Alessia (nomi di fantasia) conosciutisi in un sito di incontri e arrivati a trascorrere serate sfrenate in locali hot in giro per Roma. Con tanto di foto e video dei loro rendez vous a luci rosse. Peccato che lui all’epoca fosse un agente di Polizia 31enne e lei una ragazza di appena 15: la loro storia arriva alle orecchie del papà della giovane che non ci pensa due volte e lo denuncia.
La storia
I fatti risalgono ad otto anni fa. L’imputato, oggi 39enne, secondo l’accusa avrebbe adescato la 15enne spingendola ad “esibirsi in spettacoli pornografici“, come si evince dagli atti. Notti trasgressive insomma – racconta stamani il Messaggero – e un legame che tra i due si consolida sempre di più col passare del tempo. Fatto particolare tuttavia è che la ragazza, che oggi è cresciuta e ha 23 anni, ha sempre difeso l’uomo sostenendo come in realtà fosse stata lei a fargli credere di essere maggiorenne, oltre che ad essere pienamente consapevole di ciò che faceva.
Anche in aula, dinanzi al Giudice, ha chiesto più volte di non condannarlo: “Noi ci amiamo, la denuncia l’ha presentata mio padre contro la mia volontà”. La loro storia a un certo punto si interrompe. I genitori di Alessia, riprende ora il CorSera, la mandano a studiare fuori Italia ma non appena compiuti 18 anni lei ricontatta l’ex polizotto, che nel frattempo, dopo l’arresto, era stato sospeso dal servizio. La loro relazione così riprende come ammetterà la stessa ragazza, ritiratasi dalla costituzione di parte civile nella causa, in un’udienza del febbraio scorso. “Ormai conviviamo”, aveva detto.
La condanna
Arriviamo così alla stretta attualità. La coppia, dal canto suo, oggi vorrebbe sposarsi coronando un amore sicuramente non convenzionale e definito da tutti proibito, soprattutto agli occhi della famiglia di Alessia. Ieri però intanto è arrivata la condanna a carico dell’uomo. Quattro anni per pornografia minorile a fronte di una richiesta del PM di dieci.