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Carcere di Frosinone, aggressioni ai poliziotti e operatori sanitari: “Una situazione drammatica”

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Carcere di Frosinone

Gli agenti lamentano gli accanimenti continui dei detenuti, ieri gli ultimi due episodi violenti.

Polizia Penitenziaria in azione al carcere di Civitavecchia
Polizia Penitenziaria in azione al carcere di Civitavecchia (credits Polizia Penitenziaria) – Ilcorrieredellacitta.com

 

Prosegue la drammatica scia di aggressioni nelle carceri laziali ai danni della polizia penitenziaria, sottoposta a regimi di lavoro sottorganico e senza adeguate misure di sicurezza per l’incolumità del personale. Così come a Viterbo e Regina Coeli, tra i casi più eclatanti in cui si parla di sovraffollamento delle carcere e difficoltà nel contenimento dei detenuti, l’ultima segnalazione arriva dalla struttura penitenziaria di Frosinone.

Nella giornata di ieri, in due episodi diversi, i poliziotti della penitenziaria e gli operatori sanitari sono stati aggrediti da dei detenuti in un’escalation violenta. “Stiamo vivendo fortissime difficoltà”, ha spiegato Daniele Nicastrini Segretario regionale USPP Lazio (Unione sindacati di polizia penitenziaria).

Aggressioni nel carcere di Frosinone, Uspp proclama agitazioni sindacali: “Silenzio assordante del Dap”

“Ieri un agente per intervenire in difesa di un infermiere è stato colpito a schiaffi e calci da un detenuto, poi bloccato da altro personale accorso in loro aiuto, mentre un altro detenuto si accaniva contro un terzo agente, per il quale sono state necessarie le cure del caso”. È quanto racconta Daniele Nicastrini Segretario regionale Uspp Lazio su quanto accaduto ieri nel carcere di Frosinone. “Il carcere di Frosinone sta vivendo fortissime difficoltà per carenze di personale e sovraffollamento”. Le criticità, racconta l’associazione sindacale, erano state già rappresentate in una nota inviata al Dap e Prap ma, racconta Nicastrini, continuano a persistere un silenzio assordante. La mancanza di controlli nella struttura è ormai nota da tempo e portò a violazioni gravissime: come nel 2021, quando un’arma fu introdotta illegittimamente tramite un drone, episodi che si sono ripetuti fino allo scorso marzo 2024.  

“Per questo in sede locale”, interviene il segretario provinciale Angelo Vittiglio, “Abbiamo inviato al Dap una nota sindacale locale unitaria per proclamare lo stato di agitazione e prossimi atti di protesta per evidenziare la gravissima emergenza del carcere, che sconta una carenza di personale di circa 100 unità in meno”. 

 

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