Finti incidenti stradali con auto pronte per la rottamazione per ottenere considerevoli somme di denaro. Un accertamento nato nel 2023 da parte degli investigatori del distaccamento di Polizia stradale di Colleferro, a seguito di querela da parte di una compagnia assicurativa per un sinistro stradale ritenuto non veritiero.
Un anno di indagini, da parte della Polstrada, coordinata dalla Procura della Repubblica di Velletri, ha consentito di scoprire una serie di truffe ai danni di compagnie assicurative per falsi incidenti.
Le menti dell’organizzazione
Ad organizzare l’illecita attività due uomini, di cui uno titolare di un’agenzia assicurativa e l’altro un commerciante già noto alle forze dell’ordine.
Il modus operandi, oramai già consolidato, consisteva nel procurare autovetture in pessime condizioni e prossime alla rottamazione, con le quali si simulavano sinistri stradali, creando dinamiche compatibili a giustificare i danni preesistenti sui veicoli.
Medici e avvocati coinvolti nella truffa
Con la semplice compilazione del modello C.A.I. (constatazione amichevole incidente) gli indagati, tramite medici accondiscendenti, si procuravano le certificazioni per le lesioni fisiche e due avvocati si attivavano per le richieste del risarcimento del presunto danno alle compagnie assicurative.
Gli agenti della Polizia Stradale dopo un’attenta e scrupolosa investigazione documentale, supportata da indagini tecniche, effettuata su oltre 15 sinistri collocati prevalentemente nel territorio di Colleferro e comuni limitrofi, mettevano in evidenza che i protagonisti degli incidenti rivestivano alternativamente ruoli diversi, nelle varie circostanze. Questi soggetti che si limitavano a fornire la propria identità ed a firmare le false “constatazioni amichevoli di incidente stradale”, a fronte di risarcimenti assicurativi consistenti, ottenevano invece esigue ricompense.
Sono 21 le persone iscritte nel registro degli indagati
L’attività investigativa ha permesso l’iscrizione nel registro degli indagati presso la Procura di Velletri di 21 persone poi rinviate a giudizio per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla frode assicurativa e al falso ideologico in atti pubblici.
Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.