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Emergenza suicidi tra i giovani: dati Istat allarmanti

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Una tendenza preoccupante, si contano più morti rispetto a cardiopatie e cancro.

Abusi sessuali
Il dato è il più alto dal 2015: immagine di repertorio (credits @Istituto Beck) – Ilcorrieredellacitta.com

 

In Italia si contano più morti da suicidio che per patologie circolatori e per i tumori, fino a oggi le principali cause per decesso nel Paese. A scegliersi di togliersi la vita, però, sono soprattutto negli under-50: è la proiezione emersa dal Report sulle cause di morte in Italia redatta dall’Istat e presentata questa mattina, lunedì 3 giugno.

Aumentano i casi di suicidi: il dato più alto dal 2015 a oggi

I dati raccolti dall’Istat dimostrano che le morti per suicidio sono in crescita e coinvolgono soprattutto i più giovani. Secondo il report, si contano 0,4 morti suicidi ogni 10mila abitanti: è il dato più alto dal 2015 a oggi. Fino a oggi, le principali cause di morte in Italia avvenivano per malattie del sistema circolatorio e per tumori, ma la proiezione dell’Istat offre nuovi elementi per considerare l’importanza del benessere psicologico e investire su nuovi strumenti per prevenire insorgenze di depressione e disagi che possano condurre alla scelta di togliersi la vita.

Quali sono le principali cause di morte in Italia

Se salgono gli episodi di suicidio, cala invece il numero di morti per malattie del sistema circolatorio e per i tumori. Nel 2021 sono in calo i decessi per queste ragioni non solo rispetto all’anno precedente ma anche rispetto al periodo pre-pandemia. Nel 2022, il tasso di mortalità per le malattie del sistema circolatorio, per cui si era osservato un lieve aumento nel 2020, è sceso sotto il livello del 2019, raggiungendo il valore di 26,7 morti per 10mila abitanti. Per i tumori, invece, si osserva un calo continuo dal 2015 al 2021 e si passa, in questo periodo, da un valore di 25,3 a 23,3 morti per 10 mila.

Secondo il rapporto “Report sulle cause di morte in Italia dell’Istat” è in risalita la mortalità per cause traumatiche, diminuita del 10% nel 2020 grazie soprattutto alla riduzione degli incidenti stradali durante i periodi di lockdown, mentre nel 2021 ha superato i livelli pre-pandemia (3,4 decessi per 10mila rispetto a 3,3 nel periodo 2018-19).

Tra le cause accidentali di morte, risulta in aumento la mortalità per cadute negli anziani che raggiunge lo 0,61 decessi ogni 10 mila rispetto allo 0,52 del 2019. In calo anche la mortalità per Alzheimer e le altre demenze, che nel 2021 ha raggiunto il valore più basso dal 2016. Giù anche i decessi per malattie del sistema respiratorio, a causa soprattutto della diminuzione della mortalità per polmoniti legate a mancate diagnosi di Covid-19. Non scende ai livelli pre-pandemia, invece, la mortalità per diabete che nel 2020 aveva mostrato una forte crescita e che nel 2021 ha un tasso di 3,1 decessi per 10 mila, ancora oltre gli anni precedenti la pandemia.

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