Era già attenzionato per reati connessi alla diffusione su Telegram di video di aggressioni razziste e per acquisizione e diffusione di conoscenze per la costruzione di armi da fuoco. Il 20enne romano, con la passione per le armi, non si era fermato a uno studio su come realizzare armi, ne aveva fabbricata una con una stampante 3D.
L’operazione della Digos
Nel corso di un’operazione della Digos della Questura di Roma, coordinata dalla Procura della Repubblica e il supporto della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e del Servizio di Polizia Postale il giovane è stato arrestato dalla Polizia di Stato per la fabbricazione e detenzione di un’arma clandestina realizzata con una stampante 3D.
La perquisizione ha portato al rinvenimento di un arsenale
La perquisizione personale, domiciliare e informatica ha portato al sequestro di una pistola artigianale, fabbricata dal giovane con una stampante 3D acquistata in precedenza. Oltre all’arma, sono stati trovati componenti per la realizzazione di ulteriori armi, 25 cartucce già caricate, bossoli e ogive, un coltello di 30 cm, polvere da sparo e una carabina ad aria compressa. Durante la perquisizione, è stato sequestrato anche materiale informatico che verrà sottoposto a ulteriori analisi.
Questa operazione si inserisce nelle attività della Digos di Roma, con il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, mirate a contrastare il terrorismo di matrice neonazista e suprematista bianco.