Sono passati quasi sei mesi dal terribile incendio che ha distrutto l’ospedale di Tivoli, il San Giovanni. Un rogo devastante che ha mietuto anche tre vittime e per il quale la struttura sanitaria è rimasta sotto sequestro fino a marzo scorso. Un atto dovuto da parte della magistratura impegnata a svolgere le indagini necessarie a stabilire cosa sia successo. Ma da dissequestro è iniziato il processo di rinascita del presidio ospedaliero.
Dopo un lungo periodo nel quale oltre 350 utenti hanno dovuto ricorrere alle cure di altri nosocomi capitolini, con aggravio di lavoro a carico di questi ultimi, finalmente il San Giovanni è tornato operativo, quasi in tutte le sue funzioni.
I reparti tornati operativi
Sono stati riaperti i reparti di degenza, il punto nascite, così come ortopedia, cardiologia e rianimazione e anche le sale operatorie sono tornare al lavoro. Allo stato attuale manca solo il Pronto soccorso. Ma su quest’ultimo punto la commissaria straordinaria dell’Asl Roma 5, Silvia Cavalli, annuncia: ‘Tornerà operativo a settembre’.
Il Governatore Rocca ha visitato l’ospedale e ha annunciato: ‘Il Tiburtino si farà’
Inizia, così un altro conto alla rovescia per l’ospedale di Tivoli che pian piano è tornato a nuova vita, anche con il potenziamento del punto di primo intervento. Il cronoprogramma annunciato dalla Regione Lazio è stato rispettato nel dettaglio con grande soddisfazione del Presidente, Francesco Rocca, che ha voluto visitare la struttura annunciando comunque l’intenzione di portare avanti il progetto per la realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero in zona. Un ospedale che aveva già annunciato in passato: il ‘Tiburtino’.