Sgominata la banda di malviventi che speronava le auto per rapinare gli automobilisti. Tra le vittime anche un ragazzo, “colpito” e poi aggredito da due uomini nel febbraio scorso a Roma. Nei giorni scorsi però il gruppo criminale è stato individuato a Tor Bella Monaca. Alla vista della Polizia i malviventi hanno provato a fuggire ingaggiando così un rocambolesco inseguimento.
Con la loro auto speronavano quella delle vittime per poi scendere dal mezzo ed entrare in azione. Almeno una la vittima accertata, anche se non è escluso che, considerando il particolare modus operandi, la banda possa aver colpito anche in altre circostanze. Ma, in ogni caso, a porre fine alle loro scorribande ci ha pensato la Polizia di Stato che nei giorni scorsi ha rintracciato l’auto utilizzata dai malviventi lungo le strade di Tor Bella Monaca.
La rapina violenta con l’auto: le indagini
Il caso documentato della rapina era avvenuto lungo via di Porta Furba, nel febbraio scorso: la vittima, che viaggiava alla guida della propria auto, era stata speronata dal conducente di un’utilitaria; dopo la collisione entrambe le auto si erano fermate sul ciglio della strada e dall’utilitaria erano scesi 2 passeggeri che si erano rapidamente avvicinati al conducente dell’altra macchina rapinandolo del cellulare e del bancomat.
Le indagini, condotte fin da subito dagli agenti del commissariato Appio, hanno permesso di ricostruire l’accaduto. E soprattutto di individuare il modello e la targa dell’auto usata per compiere il reato. Ed è qui tuttavia che è sorto Il primo ostacolo per gli investigatori, dato che la macchina non era direttamente riconducibile ad una persona fisica.
La ricerca dell’auto usata dalla banda e l’inseguimento a Tor Bella Monaca
Dalla Polizia hanno allora diramato a tutte le autoradio una “nota di ricerca”. Pochi giorni fa – segno che comunque la banda ancora utilizzava quella stessa vettura – sul vialone di Tor Bella Monaca, una Volante alla fine ha intercettato la berlina con due persone a bordo. I 2, quando hanno capito di essere seguiti dalla Polizia, hanno accelerato dando così vita ad un lungo inseguimento per le vie del quartiere. I poliziotti sono riusciti infine a fermare l’auto, ma soltanto dopo circa 6 km. Durante la fuga, per dovere di cronaca, gli occupanti dell’auto inseguita hanno anche lanciato dal finestrino dello stupefacente, poi recuperato.
Gli arresti
Gli agenti delle Volanti, coadiuvati dagli investigatori del commissariato Appio, hanno subito svolto una serie di accertamenti e perquisizioni che hanno portato al rintraccio di una terza persona ed al rinvenimento di ulteriore stupefacente.
Già dal primo momento è emerso che le 3 persone fermate potevano essere le stesse che avevano messo a segno la rapina in via di Porta Furba. Tale ipotesi è stata poi supportata da una serie di riscontri che hanno poi portato all’adozione nei confronti degli stessi del fermo di indiziato di delitto.
In carcere
I 3, tutti nativi della Colombia, rispettivamente di 24, 30 e 21 anni, dopo gli atti di rito, sono stati condotti nel carcere romano di Regina Coeli a disposizione della Magistratura. Il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura di Roma, ha convalidato la misura confermando per tutti e 3 il reato di rapina in concorso. Soltanto per due di loro, invece, viene contestata la violazione della normativa sugli stupefacenti.