Taxi nuovamente in sciopero la prossima settimana: blocco indetto dalle sigle nazionali per le giornate del 5 e 6 giugno 2024.
Nuovo sciopero nazionale indetto dai taxi in Italia. L’agitazione sindacale interna alle sigle dei tassisti prenderà piede la prossima settimana, nelle giornate del 5 e 6 giugno 2024 (mercoledì e giovedì). Come hanno fatto sapere i sindacati di categoria, la scelta è stata obbligata per la mancanza di confronto con il Governo guidato dalla premier Giorgia Meloni: ancora non sono state intraprese iniziative volte al contrasto dei tassisti abusivi.
Nuovo sciopero dei taxi in Italia
Le categorie sindacali hanno atteso per settimane una convocazione dai rappresentanti del Governo italiano, senza però che tale tavolo di lavoro sia mai stato aperto nelle ultime settimane. Lo sciopero del 21 maggio non avrebbe sortito effetti sulle politiche del Paese, con i tassisti che ancora devono fare i conti della presenza degli abusivi (soprattutto a Roma e Milano) e delle piattaforme tecnologiche che non vengono regolamentate per tutelare il loro lavoro.
Uno scenario che ha fatto indire uno sciopero di 48 ore per la prossima settimana, cui parteciperanno le seguenti sigle sindacali: Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Satam, Tam, Claai, Unione Artigiani, Unione Tassisti d’Italia, Uritaxi, Fast Confal taxi, Unica taxi Cgil, Orsa taxi, Usb taxi, Unimpresa, Sitan/Atn.
Il problema dei tassisti abusivi
Il problema prioritario esposto dai tassisti, e ripreso da SkyTg24, è legato alla presenza dei tassisti abusivi. Autisti che prendono le licenze, per la maggior parte, nei piccoli paesini della Calabria, salvo poi svolgere abusivamente il proprio lavoro per le strade di Roma e Milano. Una situazione che era stata segnalata al Governo di Giorgia Meloni, con i lavoratori dei taxi regolari che aspettavano degli interventi per tutelare la loro posizione lavorativa.
La soluzione, oltre agli interventi contro gli abusivi, dipende anche dal potere di Sindaci delle grandi città per la gestione delle licenze. Aumentarne la disponibilità, per logica, permetterebbe alla categoria dei tassisti regolari di essere più presenti nelle grandi metropoli e soprattutto togliere il mercato agli autisti che svolgono abusivamente il mestiere (e s’inseriscono in questa criticità legata ai pochi taxi nelle grandi città).