E’ iniziato l’interrogatorio dei pm al Governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti: dovrà rispondere dei casi di corruzione.
Presso la caserma della Guardia di Finanza di Genova, è iniziato l’atteso interrogatorio dei pm al governatore Giovanni Toti. Le domande dei magistrati dovranno chiarire la posizione del Presidente della Liguria riguardo all’ultimo scandalo regionale, in una vicenda che sembrerebbe interessare dinamiche legate ai privati e soprattutto con anomali giri bancari. All’incontro, il politico è stato accompagnato dai propri legali.
L’interrogatorio di Giovanni Toti
Le domande dei magistrati verteranno sull’inchiesta per corruzione in Liguria, cui lo stesso Toti è agli arresti domiciliari dallo scorso 7 maggio. I legali del Governatore continuano a sostenere l’estraneità del politico ai fatti contestati dalla Procura di Genova, spiegando come il politico non ha mai avuto finanziamenti illeciti per le proprie attività politiche. Ha ottenuto, secondo i legali dell’accusato, delle erogazioni libere di privati cittadini: somme che però non erano donate in cambio di favoritismi politici. Le scelte prese dalle Regione Liguria in questi ultimi mesi, come spiegano i legali del Governatore, sono state sempre prese nell’interesse e nel bene della comunità cittadina.
Le contestazioni al Governatore della Liguria
Toti si difende grazie ai documenti legati alle tracciabilità bancarie, con soldi che sarebbero stati utilizzati per le attività politiche e mai per arricchirsi. Una linea che però è contestata dai pm Luca Monteverde e Federico Manotti. Toti è accusato di corruzione, falso e voto di scambio.
Dal conto bancario del “Comitato Toti”, utilizzato per le attività politiche del Governatore, ci sarebbe stato un bonifico di 55 mila euro verso il conto personale dello stesso politico alla Carige. Secondo i pm, il conto del comitato politico mischierebbe i finanziamenti versati dai sostenitori politici con il patrimonio personale dello stesso politico. Un conto che, secondo la difesa di Toti, era gestito principalmente dalla sua segretaria.
Lo scandalo Moncada ed Esselunga
Un altro scandalo si celerebbe dietro la campagna elettorale sostenuta da Toti. Francesco Moncada, ex Consigliere d’Amministrazione in Esselunga e dimessosi dopo lo scandalo in Liguria, avrebbe sovvenzionato dietro le quinte la campagna elettorale del Governatore. Favore che avrebbe comportato un risultato strategico per la catena dei supermercati, che secondo la magistratura in questa maniera ha trovato il “via libera” per aprire dei propri nuovi store dentro Genova, Savona e Rapallo.