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Roma, sala slot come base per lo spaccio di crack: due arresti in 24 ore

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Sala slot come base per lo spaccio. Due uomini sono stati arrestati in 24 ore vicino al medesimo locale mentre spacciavano crack. La Polizia del Commissariato Viminale ha monitorato il centro scommesse in via Giovanni Amendola e ha arrestato un 14enne e un 26enne, entrambi del Gambia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

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La Polizia svolge controlli vicino alla sala scommesse e arresta due spacciatori – Ilcorrieredellacitta.com

Gli agenti assistono alla consegna della droga

In una prima occasione, i poliziotti, nel corso dell’attività di controllo, hanno notato un giovane 25enne italiano, sostare in maniera sospetta di fronte alla porta di ingresso del centro scommesse e contattare un 26enne gambiano. I poliziotti di via Farini hanno potuto osservare il giovane italiano consegnare al 26 enne la somma di 15 euro e in cambio ricevere un oggetto. I due quindi si sono allontanati, ma, dopo pochi metri, sono stati bloccati dagli agenti e sottoposti a controllo: l’acquirente ha spontaneamente consegnato agli agenti un involucro contenente 0,24 grammi di crack, mentre all’interno della tasca dei pantaloni del gambiano è stata rinvenuta, a seguito di perquisizione personale, la somma di 15 euro allo stesso precedentemente consegnata dall’italiano.

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Polizia – Foto di repertorio (ilcorrieredellacitta.com)

Il giorno seguente altro spacciatore in azione sempre vicino alla sala scommesse

Il giorno successivo, gli stessi investigatori del commissariato Viminale hanno arrestato, per la stessa tipologia di reato, un altro giovane gambiano di 24 anni, senza fissa dimora, che si trovava poggiato su un’autovettura in sosta di fronte alla porta della sala slot. Anche in questo caso, dall’attività di osservazione e controllo, si è potuta constatare la consegna di 15 euro in cambio di un involucro contenente 0,48 grammi di crack. Lo straniero, a seguito del controllo, è stato inoltre trovato con la somma di 1.000 euro divisa in banconote che è stata sottoposta a sequestro. Entrambi gli uomini sono stati arrestati e l’operato della Polizia, su richiesta della Procura della Repubblica, convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

Ad ogni modo gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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