Il presidente ha stimato circa 9.700 nuove assunzioni a fronte di un investimento di 466 milioni di euro tra il 2024-2025.
Un segnale positivo per la sanità nel Lazio, soprattutto per chi già ci lavora o sceglierà le professioni sanitarie in futuro. Nuove assunzioni in vista, stabilizzazione dei contratti e investimenti in arrivo: numeri alla mano, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha annunciato martedì 7 maggio una vera e propria rivoluzione nel comparto, “una sfida di civiltà” di fronte alla platea di sindacati e al diritto alla salute a cui si appellano i residenti di Roma e provincia.
Si parla di un piano di investimenti da 466 milioni di euro nel biennio 2024-2025, con 8.158 nuove assunzioni a tempo indeterminato e 1.541 stabilizzazioni dei contratti precari solo nel 2024. Uno slancio che risponde alle esigenze del Giubileo, durante il quale sono previsti 1.315 nuovi incarichi. “Un aumento vertiginoso per la sanità del Lazio” – ha spiegato la Regione – “+17%, che riduce il precariato e abbraccia le nuove generazioni”.
Rocca promette di rivoluzionare la sanità pubblica nel Lazio
Nuovi medici, infermieri, tecnici, dirigenti e operatori socio-sanitari. La rivoluzione che il presidente della Regione Rocca anticipa sul sistema sanitario regionale fornirebbe nuova linfa vitale a presidi e aziende ospedaliere, per un totale di 9.300 assunzioni da qui al 2025.
Solo nelle ultime settimane, sarebbero oltre 6.800 i nuovi incarichi accettati, che si aggiungono alle 2.500 che hanno risollevato il comparto sanitario negli ultimi mesi del 2023. Conteggiando anche quelle previste per il 2025 (1.300) si arriverebbe a uno degli investimenti più cospicui nella sanità da 20 anni.
Sono in totale 14mila gli operatori che beneficeranno di questa notizia: ben 2.542 medici, 3.235 infermieri, 1.502 operatori socio sanitari (Oss) e 1.928 fra personale tecnico, di laboratorio, amministrativo o dirigenziale.
Anche i barellieri e le ambulanze di Ares 118, sottoposti a pressioni e stress continui per la carenza di organico, potranno tirare un sospiro di sollievo. Il biennio di assunzioni presentato dalla Regione prevede l’assunzione di 266 autisti e 226 barellieri.
Nuove assunzioni: come saranno suddivise per Asl a Roma
Ci saranno distretti sanitari maggiormente interessati dall’aumento di personale. Le stime sono state già ufficializzate da Rocca nell’incontro di ieri con i sindacati e risponderanno a 710 i posti nella Asl Rm1 (180 medici, 172 infermieri, 73 Oss, 285 tecnici), 668 nella Rm2 (200 medici, 242 infermieri, 73 Oss, 153 tecnici), 317 nella Rm3 (91 medici, 120 infermieri, 34 Oss, 72 tecnici). Poi, ancora: 279 nella Rm4 (89 medici, 62 infermieri, 53 Oss, 75 tecnici), nella Roma 6 saranno 854 (226 medici, 280 infermieri, 170 Oss, 178 tecnici), 473 nella Rm6 (136 medici, 137 infermieri, 64 Oss, 136 tecnici).
Lontano dalla Capitale, anche le province potranno usufruire delle nuove assunzioni. A Rieti se ne conteranno 489 (99 medici, 225 infermieri, 83 Oss, 82 tecnici); 707 a per la Asl di Viterbo (282 medici, 171 infermieri, 111 Oss e 143 tecnici); 1.051 a Latina (287 medici, 272 infermieri, 186 Oss, 306 tecnici) e, infine, 520 a Frosinone (148 medici, 81 infermieri, 184 Oss, 107 tecnici).
Nuove assunzioni: tra nuove leve e stabilizzazioni
Le 9.700 assunzioni promesse dalla Regione varranno circa 466 milioni di euro che, cumulandosi con le stabilizzazioni degli scorsi mesi, comporteranno al comparto sanitario laziale un totale di 13.753 operatori sanitari e un investimento di 661 milioni e 500mila euro dal 2023 al 2025.
Tradotto in numeri per i rispettivi ospedali che garantiscono cure e assistenze nella Capitale, ciò vorrà dire 571 assunzioni per il San Camillo, 385 per il San Giovanni Addolorata, 748 per l’Umberto I, 173 per gli Ifo, 80 per lo Spallanzani, 204 per il Sant’Andrea e, infine, 591 per il policlinico di Tor Vergata. Quanto al 118, godrà di 879 assunzioni (30 medici, 328 infermieri, 266 autisti, 226 barellieri e 29 tecnici).